Rifiuti Roma: arriva l’ok definitivo dell’Abruzzo. Ecco le condizioni di D’Alfonso

Arriva il via libera da parte della Regione Abruzzo per accogliere i rifiuti di Roma Capitale. L’ok definitivo è giunto nella giornata di ieri da parte del governatore Luciano D’Alfonso dopo l’accordo raggiunto dalle parti in causa, con la delibera n.1 del 2018 approvata dalla Giunta regionale abruzzese, relativa all’accordo di programma tra la Regione Abruzzo e la Regione Lazio: l’Abruzzo si impegna così ad accogliere i rifiuti del Comune di Roma per 90 giorni e per una quantità massima di 39mila tonnellate, distribuite su tre strutture: Chieti, Sulmona e Aielli (L’Aquila).

«Noi abbiamo corrisposto con atteggiamento di solidarietà istituzionale ad una richiesta di solidarietà istituzionale. Una richiesta che è stata anche ribadita dalla famosa lettera della sindaca Raggi – ha dichiarato D’Alfonso – Una richiesta che in precedenza era stata fatta da Ama in una interlocuzione con le Aziende dedicate di regione Abruzzo».

Tra le condizioni fissate dal governatore abruzzese ci sono gli invii informativi da parte dell’Ama riguardanti il “numero di passaggi quotidiani di trasporto che impatteranno sulla viabilità minore”. D’Alfonso ha richiesto inoltre un monitoraggio costante da parte dell’Agenzia regionale d’Abruzzo per la tutela ambientale per la verifica della qualità dell’aria nei tre luoghi individuati e una riunione con i sindaci dei tre Comuni, con le tre aziende e con Ama per un “protocollo di perfetta collaborazione” finalizzato ad “allineare i linguaggi collaborativi”.

Il tutto poi si gioca sulle reali capacità di Roma Capitale di riorganizzare il ciclo dei rifiuti: «Voglio anche precisare – ha concluso il presidente D’Alfonso – che la quantità di rifiuti non può superare 39mila tonnellate distribuite su tre strutture. Abbiamo anche posto un’ulteriore condizione che faremo ad horas una riunione con i tre sindaci dei tre comuni (Chieti, Sulmona, Aielli) con le tre aziende e con Ama di Roma per dettagliare un protocollo di perfetta collaborazione. Poiché vogliamo allineare i linguaggi collaborativi tra chi ha bisogno e chi deve corrispondere a questo bisogno. Abbiamo anche disposto che al termine dei 90 giorni vogliamo toccare con mano questa ulteriore capacità riorganizzativa del ciclo dei rifiuti di Roma».

(GT)

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