Scuola Alberto Sordi: manca scala d’emergenza

Con la riapertura del nuovo anno scolastico la Scuola Alberto Sordi di via Taggia ha presentato spiacevoli sorprese ad alunni e genitori.

Un anno e mezzo di lavori, tra disagi, spostamenti di classi della materna e genitori degli studenti delle medie addirittura costretti a pagare di tasca loro le navette per il trasporto dei propri figli (100 euro mensili per ogni studente). Un calvario durato un anno e mezzo che, però, non è ancora finito.

Alla vigilia della prima campanella, fissata per il 13 settembre, la scuola, infatti,  era ancora un cantiere: talmente caotica e polverosa che a sistemarla hanno dovuto pensarci genitori, personale scolastico e classe docente. Ma non solo. Nella scuola manca ancora la scala di emergenza afferente al II piano.Da qui la scelta obbligata, per motivi di sicurezza per una eventuale necessaria evacuazione dell’edificio, di effettuare rotazioni e turni pomeridiani con le classi costrette a dover uscire alle ore 13. Tre prime e una seconda, collocate nell’ala sinistra del fabbricato, andranno a scuola per tre giorni dalle 13:30 alle 18:30; le altre classi del plesso dalle 8 alle 13. Poi si vedrà, nella speranza che la scala venga realizzata nel più breve tempo possibile.

Continuano, di conseguenza, le proteste e l’ira dei genitori.

 

 

 

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