Il Mutamento – in viaggio da Atlantide all’Universo, in scena al teatro di Documenti di Roma dal 27 aprile al 7 maggio

Scritto e diretto da Stefania Porrino, con Giulio Farnese, Nunzia Greco, Evelina Nazzari, Alessandro Pala Griesche, Carla Kaamini Carretti, “Il Mutamento” sarà in scena al Teatro di Documenti di Roma dal 27 aprile e al 7 maggio 2023.
Tratto da Il romanzo del Sentire – Da Atlantide a noi di Stefania Porrino lo spettacolo è andato in scena per la prima volta dal 20 febbraio fino al 1° marzo del 2020. Il 3 marzo i teatri chiudevano causa covid: il “mutamento” che ha segnato la vita di noi tutti per tre anni.

Oggi la Compagnia del Mutamento invita il pubblico a rileggerne la storia: Il Mutamento, tema centrale dello spettacolo, è davvero arrivato, improvviso e inaspettato, e le parole scritte e dette allora appaiono oggi come un profetico annuncio di ciò che stava per succedere e che l’Autrice “sentiva” senza poter sapere. Attraverso un esercizio di “reviviscenza”, gli attori danno vita a una successione di momenti storici in cui sono avvenuti i più importanti cambiamenti dell’umanità: dalla leggendaria fine di Atlantide all’avvento del Cristianesimo, dal pensiero libertario di Tommaso Campanella alla rivoluzione francese e a quella femminista, per arrivare all’unica vera rivoluzione, quella interiore, con un episodio ambientato ai nostri giorni, incentrato sullo smascheramento del falso altruismo e la ricerca di un’autentica capacità di amare.

Ambientato in uno spazio vuoto, lo spettacolo consiste in una sorta di psicodramma proposto a quattro pazienti-attori da una psicoterapeuta con aspirazioni teatrali.

Un unico, lungo viaggio nel tempo dall’epoca della mitica Atlantide a una futura ipotetica civiltà interstellare.
Ad ognuno dei sette quadri cambia il mezzo di trasporto: una nave, una carruca dormitoria, un carro, una carrozza, un treno, un aereo e un’astronave per partire dalla preistoria e attraversare l’impero romano, l’epoca della controriforma, la rivoluzione francese, la rivoluzione femminista di fine ottocento, il nostro presente, fino a proiettarci in un’utopica era del futuro. Parallelamente al viaggio nella storia, attraverso il meccanismo del “teatro nel teatro”, si svolge il viaggio nell’inconscio dei pazienti-attori, anch’essi impegnati a superare le proprie resistenze al nuovo. Passato e presente dialogano tra loro in un gioco di rispecchiamenti tra personaggi attuali e personaggi storici nonché tra personaggi attuali e gli interpreti dello spettacolo per i quali è stato scritto il testo “utilizzandone” tratti di carattere reali – rielaborati però attraverso le inevitabili proiezioni dell’autrice e le sue esigenze drammaturgiche.

Allo spettatore che seguirà i pazienti-attori nelle loro molteplici immedesimazioni verrà offerta la possibilità di compiere una meditazione sul tema del mutamento e delle resistenze psicologiche che possono scatenarsi in opposizione ad ogni tipo di cambiamento: politico, sociale o interiore.

“ Perché abbiamo paura del mutamento? Viviamo un’epoca in cui tutto cambia continuamente, il nuovo diventa vecchio in pochi mesi, siamo costantemente bersagliati da stimoli che ci costringono a rivedere continuamente le nostre idee, le nostre aspettative, i nostri progetti. Per riflettere su questo affannato rincorrere il nuovo e cercare di capire la paura che
ne deriva, mi è sembrato utile scrivere e mettere in scena uno spettacolo sul tema del mutamento – storico, sociale ma soprattutto psicologico – e delle resistenze che ogni cambiamento inevitabilmente suscita in chi non è pronto a modificare la propria concezione del mondo.” Stefania Porrino

Impostazioni privacy