Fototrappole per i rifiuti: nel 2019 circa 2.400 sanzioni per eco-reati

Procede la lotta agli eco-reati nella Capitale: dal 2019 c’è stato un notevole passo in avanti grazie al nuovo sistema di telecamere gestite dalla polizia locale di Roma.

Sono stati introdotti dei sistemi di videosorveglianza, anche ad infrarossi per permettere la cattura di immagini notturne, che scattano diverse foto nel momento in cui rilevano del movimento. Lo scopo è quello di scovare i responsabili dei comportamenti illeciti in materia di rifiuti.

Posizionate nelle principali arterie di Roma e in alcuni punti «caldi» della città, con questa tecnologia, nell’ultimo anno, il Nucleo ambiente e decoro (Nad) della Polizia locale è riuscito ad elevare circa 2.400 sanzionati, che corrispondono a circa 300 mila euro. Lo rende noto il Campidoglio, che in una nota fa sapere:
“Grazie all’analisi delle immagini sono stati più volte identificati alcuni soggetti che, sistematicamente, gettavano rifiuti in modo errato. Tra questi ci sono gli svuota-cantine, che hanno buttato diversi tipi di materiali nei cassonetti domestici o in aree verdi, e i cosiddetti pendolari dei rifiuti: con questo termine vengono indicate persone residenti nei Comuni limitrofi al territorio di Roma Capitale, dove è attivo il sistema di raccolta differenziata porta a porta, che buttano la propria spazzatura nei cassonetti stradali di Roma. Solo nel 2019 sono stati 1.058 i casi di ‘pendolarismo sanzionati anche grazie all’uso delle fototrappole”.

La nota conclude:
“La sindaca Virginia Raggi si è detta molto soddisfatta dei risultati portati avanti da questo strumento d’indagine e spiega che l’utilizzo di tecnologie sempre più sofisticate è fondamentale per identificare e perseguire le organizzazioni e i singoli che inquinano la città di Roma. Nel ringraziare gli agenti del Nad per il lavoro di analisi, la sindaca ha inoltre ricordato l’attenzione dell’Amministrazione verso la repressione degli ecoreati, dimostrata proprio dall’aver istituito un gruppo specifico che si occupa di questa materia”.

Grazie alle circa 50 fototrappole utilizzate da maggio a dicembre 2019, sono state indagate 45 persone per diversi tipi di reati ambientali ed ammontano a 85 gli automezzi sequestrati ai fini della confisca

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