Dal 20 al 29 agosto si rinnova l’appuntamento con il patrimonio
culturale nel segno del teatro, della musica, della lirica con
Francesco Montanari, Giuseppe Zeno, Stefano Reali, Antonio D’Antò
e con prestigiosi ospiti d’onore dedicato a Flavio Bucci, in passato ospite del festival,
Ezio Bosso ed Ennio Morricone Piazza Innocenzo III, Anagni (FR). Spettacoli ore 21.00, ingresso gratuito.
Dal 20 al 29 agosto 2020 Anagni (FR) si conferma Città Teatro con
l’ormai tradizionale appuntamento con il grande teatro del XXVII
Festival di Teatro Medievale e Rinascimentale che torna ai piedi della
scenografica Cattedrale in Piazza Innocenzo III, per offrire ancora una
volta una finestra sull’eccellenza italiana, su quella cultura alta
portata in forma gratuita al territorio per offrire una narrazione del
patrimonio attraverso il teatro, la musica e la lirica.
Ospiti di quest’anno: in scena Francesco Montanari, Giuseppe Zeno,
Stefano Reali, Antonio D’Antò, e con prestigiosi ospiti d’onore, (ai
quali sarà offerta un’opera del grande maestro della scultura italiana
Tommaso Gismondi) per un festival che sarà dedicato a Flavio Bucci,
già ospite nelle passate edizioni, Ezio Bosso ed Ennio Morricone.
Tra Terra e Cielo sarà il tema contenitore di questa edizione.
“Una riflessione” spiega il direttore artistico Giacomo Zito, “declinata
attraverso le proposte selezionate, di quanto la nostra esistenza, oggi
come nel passato, è caratterizzata da un’imperscrutabile alchimia di
elementi che ci costringono a fare i conti con la nostra debolezza, con
le nostre paure, con ciò che non conosciamo, e che ci tengono
incatenati alla nostra natura più istintiva e animale, e di elementi
che ci proiettano invece in una dimensione spirituale non facile da
raggiungere, ma essenziale per l’evoluzione individuale e collettiva di
tutta la specie umana. Nella volontà di preservare con tenacia la
qualità oltre che la continuità della manifestazione malgrado le
conseguenze dell’epidemia Covid, ci si prefigge di offrire un programma
di riconoscibile eccellenza”.
La ventisettesima edizione del Festival di Teatro Medievale e
Rinascimentale di Anagni inizierà giovedì 20 agosto 2020, con il
concerto inaugurale Classiche Interferenze del M°Antonio D’Antò.
Venerdì 21 agosto Francesco Montanari proporrà una personale versione
de Menecmi, trama che ha dato origine a novelle medievali, a trame
shakespeariane e a sceneggiature cinematografiche recenti, perché
affronta con le armi della commedia il tema del destino dell’individuo
soggetto a un gioco di prestigio della natura: l’avere un gemello o un
sosia; sabato 22 agosto Giuseppe Zeno, in scena con Monica Dugo,
affronta il personaggio monumentale di Faust, nella raffinata
elaborazione drammaturgica di Stefano Reali, che firma anche la regia
dello spettacolo, dove l’aspirazione del protagonista verso il Cielo –
contro la tentatrice attrazione verso ciò che è terreno, costituiscono
il paradigmatico duello esistenziale e spirituale che ogni essere umano
è costretto ad ospitare in sé. Venerdì 28 agosto salirà sul palco
del Festival Luigi Pisani per interpretare Thomas Becket ne La Carezza
del Fuoco, dramma elaborato appositamente per il Festival e presentato
in prima nazionale, in occasione dell’ottocentocinquantesimo
anniversario della morte dell’Arcivescovo di Canterbury, a cui papa
Alessandro III dedicò lo straordinario oratorio sottostante alla
Cattedrale di Anagni. Sabato 29 agosto, concluderà il programma un
capolavoro di comicità che ben si presta ad esorcizzare le paure della
pandemia, Gianni Schicchi, opera comica scritta da Puccini proprio
nell’anno nero della influenza spagnola, in un allestimento agile ma
efficace, nuova produzione di Europa Musica.
Un programma che nel 2020 si fa sfida di qualità e non solo.
“Anagni con questa XXVII edizione, sarà ancora una volta la “città teatro” che
ha incantato la scena nazionale” spiega il sindaco di Anagni Daniele
Natalia. “Riuscire ad organizzare il festival anche quest’anno”
sottolinea l’Assessore alla Cultura di Anagni Carlo Marino “è stato
difficile per la situazione che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo
ma non ce la siamo sentita di fermare una eccellenza culturale come il
festival. È un segnale di coraggio che vogliamo dare alla città e ai
tanti appassionati che vivono la kermesse come un appuntamento
irrinunciabile. Il programma è di tutto rispetto con grandi artisti e
grandi ospiti. Sono molto felice per essere riusciti a confermare
l’appuntamento con l’opera, un genere introdotto dalla nostra
amministrazione e che ha riscosso un grandissimo successo nella due
edizioni scorse. Così come il concerto di apertura del maestro D’Antò.
Naturalmente tutto dovrà essere fatto nel rispetto delle normative
anti-covid”.
“L’epidemia, e la paura che ha generato” prosegue Giacomo Zito, “si sono
insinuate anche in ciò che tiene in vita le comunità, come il sangue e
l’aria tengono in vita gli esseri umani: la memoria culturale, la
creatività, il patrimonio artistico, il teatro, la danza, la musica, la
letteratura, che sono le nostre coordinate identitarie, le nostre radici
senza le quali non possono essere nutriti i nuovi rami, le nuove foglie,
i nuovi germogli. Ma stiamo sentendo anche – e con una forza che forse
solo dopo una guerra si avverte – l’ansia e la speranza di una nuova
ripartenza. Progettare il futuro della cultura oggi è assolutamente
necessario: è l’unica difesa contro la morsa che ci ha stretto e da cui
speriamo di liberarci al più presto. È tempo di raccogliere tutte le
energie, trovare la forza di pianificare tutte le iniziative che possano
letteralmente ridare respiro alla socialità, che è principio e bene
universale inalienabile”.
“Il festival di quest’anno affronta la delicata tematica Tra Terra e
Cielo segno del nostro stare sempre nel mezzo senza conoscere a fondo
né la terra né il cielo. Da qui la paura di agire, il timore di non
farcela, ma anche la voglia di affrontare la realtà che ci fa
risorgere, come esseri umani, nell’arte che non ha limiti temporali e
spaziali. Il programma del festival di quest’anno, seppur ridotto,
concentra la sua attenzione sull’essenza della performance in una
varietà di linguaggi che vanno dal reeding allo storytelling, al teatro
d’attore, per concludersi nell’apoteosi dell’opera lirica. Un percorso
narrativo lineare, semplice, ma tanto intenso e coinvolgente” conclude
il Direttore Teorico Critico Gaetano D’Onofrio.
Appuntamento con il XXVII Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale
di Anagni, dal 20 al 29 agosto 2020. Ingresso gratuito, su prenotazione
fino ad esaurimento posti – spettacoli ore 21.00
Info: www.comune.anagni.fr.it