Coppa Italia, la finale si disputerà a Milano. Raggi: la finale resti nella Capitale

Roma perde la finale della Coppa Italia; la competizione sportiva dal 2007-2008 è stata riformata, prendendo il nome di Coppa del Presidente della Repubblica e per questo da 12 anni la finale si svolge a Roma, simbolo del Paese e Capitale.

Questa volta non sarà così, poichè la Lega di Serie A ha deciso diversamente.
Si recupereranno il 13 maggio le partite di campionato che salteranno oggi per l’emergenza coronavirus. La finale di Coppa, prevista proprio per il 13, slitta a sua volta al 20 maggio. E qui è nato il pasticcio: dal 17 maggio, subito dopo Lazio-Brescia, penultima di Serie A, l’Olimpico chiude i cancelli per i lavori di ammodernamento in vista degli Europei. La partita d’esordio del torneo continentale, che si disputerà proprio a Roma, è in calendario il 12 giugno. Risultato: la Capitale perde la Coppa, che a quanto pare dovrebbe traslocare al Nord, molto probabilmente a Milano, stadio San Siro.

Il sindaco di Roma Virginia Raggi si sta muovendo per trovare una soluzione; nelle prossime ore sarà in contatto con il Coni, Lega e Figc per discutere e trovare un accordo.
Anche l’opposizione, da destra a sinistra, difende la finale nell’Urbe.
“La Coppa del Presidente non può non avere sede a Roma, la Raggi si muova per evitare un’altra ferita alla città”, incalza Andrea De Priamo, capogruppo di FdI.
“Se il 20 l’Olimpico non è disponibile – dice Giulio Pelonzi, capogruppo del Pd – si può anticipare la data, mi sembra che proprio in queste ore si è dimostrata una certa flessibilità: non si capisce perché, quando c’è la Capitale di mezzo, non si può avere lo stesso metro di giudizio”.

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