La Stagione 2022/2023 del Teatro di Roma si dipana sui palchi di Argentina, India e Torlonia.
Si ritorna finalmente in platea a contatto con gli attori in carne e ossa, dopo due anni di restrizioni e distanze.
È questa una “Stagione di riconnessione”, che nasce in un tempo di commissariamento del Teatro di Roma, dalla fine del mese di novembre dello scorso anno in continua attività sotto la guida del Commissario Straordinario, per proiettare verso il futuro lo Stabile nazionale impegnato a rinsaldare il legame del teatro con il territorio.
Oltre 40 sono i titoli programmati, con uno sforzo produttivo su 15 spettacoli, 26 spettacoli ospiti e altri allestimenti, per una Stagione rivolta al grande pubblico del ritorno che si inaugura al Teatro Argentina il 18 ottobre con il debutto di Pupo di zucchero di Emma Dante e al Teatro India il 19 ottobre con la ripresa di Tutto brucia dei Motus.
La proposta del Teatro di Roma affianca alla rilettura dei classici, affidata alla sapienza di registi e interpreti di lunga fama, nuove drammaturgie e scritture originali, con ampio spazio a talenti emergenti e ai segnali della contemporaneità, in cui si rintracciano nuove creazioni e il recupero di spettacoli dalla passata stagione.
In autunno prevista la riprogrammazione delle produzioni di Fabio Condemi (Nottuari), Muta Imago (Tre sorelle), Industria Indipendente (La mano sinistra); a cui si aggiungono gli spettacoli recuperati in ospitalità di Romeo Castellucci (Bros), Sotterraneo (L’Angelo della Storia), Giuliana Musso (Dentro), Federica Santoro e Luca Tilli (Hedvig).
Il progetto produttivo si articola con opere firmate da registi della scena più avanzata e innovativa, come i lavori di Giorgio Barberio Corsetti, che torna con Amleto, Massimo Popolizio al debutto con Uno sguardo dal ponte e la ripresa di Furore, Valter Malosti con l’inedito Lazarus, Emma Dante in programma anche con Il tango delle Capinere, Fabio Cherstich con una moderna Cenerentola Remix, oltre alle riprese delle coproduzioni di successo dei Motus con Tutto brucia e di Lucia Calamaro con Darwin inconsolabile.
Una nutrita offerta di ospitalità completa il progetto del Teatro di Roma con il meglio delle proposte nazionali attraverso gli spettacoli di Roberto Andò (Ferito a morte), Clauco Mauri e Roberto Sturno (Interno Bernhard – Minetti e Il Riformatore del Mondo), Antonio Latella (Chi ha paura di Virginia Woolf), Umberto Orsini e Franco Branciaroli (Pour un oui ou pour un non) e ancora Massimiliano Civica (La stoffa dei sogni), Paola Rota (Come tutte le ragazze libere), Lucia Calamaro (Da lontano. Chiusa sul rimpianto), Fanny & Alexander (Sylvie e Bruno), Fabrizio Arcuri (Every Brilliant Thing), Liv Ferracchiati (Uno spettacolo di fantascienza); mentre la perlustrazione nello scenario internazionale attinge ai potenti lavori di Dimitri Papaioannou (INK) e Claudio Tolcachir (Edificio 3).
L’impegno produttivo del Teatro di Roma si articola anche con pratiche di integrazione e partecipazione e percorsi formativi ormai consolidati, come il Laboratorio Integrato Piero Gabrielli, dedicato allo scambio fra teatro e disabilità con il coordinamento di Roberto Gandini; la sezione dedicata al teatro per l’infanzia e giovani spettatori; la sezione Grandi Pianure/Buffalo, sulle nuove possibilità della danza contemporanea; il ciclo di incontri divulgativi Luce sull’archeologia, un successo senza precedenti giunto alla sua IX edizione con 7 appuntamenti in programma la domenica mattina e riuniti dal titolo Magnificenza e lusso in età romana: spazi e forme del potere tra pubblico e privato; e il coinvolgimento diretto dei cittadini-spettatori con le Visite Spettacolo alla scoperta dei luoghi segreti di Argentina e India.
Inoltre, il Teatro di Roma è perno della rete di connessioni e rimandi con i Teatri in Comune (Teatro Biblioteca Quarticciolo, Tor Bella Monaca, Villa Pamphilj, Globe Theatre), messi a valore dalla sinergia con Roma Capitale, assieme alla gestione diretta del Teatro del Lido, del Teatro Torlonia, con proposte di teatro ragazzi e interventi a carattere musicale, oltre all’attività straordinaria di formazione e programmazione espositiva del Teatro Valle Franca Valeri, in attesa dei lavori di restauro.
Il Teatro di Roma mantiene poi preziose e storiche collaborazioni con istituzioni e reti: l’autunno si apre infatti con le proposte dei cartelloni di Romaeuropa Festival tra cui, la corealizzazione dello spettacolo in prima nazionale Faith, Hope and Charity di Alexander Zeldin (dal 3 novembre all’Argentina). Sii conferma la relazione con Short Theatre e si rinnovano le partnership di carattere multidisciplinare con il progetto Dominio Pubblico rivolto alla creatività under 25, e con l’attivismo urbano, le associazioni cittadine, i centri sociali e poli culturali.
Il Teatro Argentina ripropone la formula storica dell’abbonamento a posto fisso (con giorno e posto assegnato). Tra le altre formule di abbonamento torna TDR Card – a 6 ingressi al Teatro Argentina oppure 12 ingressi al Teatro India, Teatro Torlonia e Teatro del Lido di Ostia – utilizzabile anche da più spettatori per lo stesso spettacolo, fino a esaurimento dell’importo.
Info Teatro di Roma
Comune di Roma