Riapre il Macro: il museo di arte contemporanea sarà gratis fino al 2022

Il Macro di via Nizza riapre dopo mesi di restyling e dopo il lockdown. Una data molto attesa per questo speciale spazio museale dedicato al contemporaneo. 

Nel museo completamente rinnovato, la parola d’ordine è spazio; rimosse numerose pareti e divisori, ballatoi a vista, corridoi e scale che danno movimento alle sale.
Il nuovo percorso, articolato in 53 opere di 33 artisti, vuole coinvolgere tutti gli spazi museali, l’ala nuova e le strutture più “antiche” legate all’ex edificio della Birreria Peroni. 

Luca Lo Pinto, direttore del Macro, spiega:
“L’emergenza ci ha imposto di ripensare e testare la struttura Ed è stata una sfida partire dopo mesi di quarantena e emergenza Covid, portando avanti la scelta insolita di aprire d’estate. Ma l’abbiamo fatto perché pensiamo che le persone abbiano voglia e bisogno di rivedere questi spazi, ed è giusto che questi spazi si offrano al pubblico, soprattutto in modo gratuito. La nuova mostra vuole essere un’introduzione al museo come “rivista vivente”: non è una mostra tematica, e si dipana in tutti gli spazi, anche quelli non adibiti solitamente a mostre. Anzi, è l’occasione per riscoprire questo spazio architettonico complesso, un corpo con due teste. Non ci sono solo opere d’arte, ma anche documenti e archivi fotografici. Come quello di Marcello Salustri su Roma o l’archivio storico della Birreria Peroni. Il Macro vuole essere una scatola fisica e concettuale, con il racconto di figure storiche e affermate, accanto a creativi che hanno portato avanti anche ricerche eccentriche”.

Arriva, invece, da Luca Bergamo, vicesindaco e assessore alla Crescita culturale, la notizia dell’ingresso gratuito al museo fino al 2022:
“Aprire a luglio e gratis è un modo per far vivere il museo alla città, un regalo ai romani”, ribadisce Lo Pinto. La mostra durerà fino al 27 settembre. Poi, da metà ottobre partiranno altri progetti espositivi che introducono al 3 dicembre quando aprirà il museo “impaginato”.
Il Macro vuole essere un museo Italia delle generazioni più giovani”.

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