Vandalismo e antirazzismo: il raid al Gianicolo durante la notte

“Degli incivili hanno danneggiato due busti alla Passeggiata del Pincio. Uno è stato imbrattato con vernice rossa, l’altro è stato abbattuto. Vandalizzati anche cestini e panchine. Vergognoso! È già in corso l’intervento di ripristino. Roma va rispettata”.

Così Virginia Raggi comunica con un post su Twitter la propria indignazione per l’accaduto della scorsa notte: vernice rossa sul busto di Antonio Baldissera, generale delle truppe italiane in Eritrea e il cambio di nome in via dell’Amba Aradam, che diventa via George Floyd e Bilal Ben Messaud.
Il raid è avvenuto ad opera del gruppo Rete Restiamo Umani, che annuncia l’atto vandalico sui social:
“Smantelleremo i simboli del colonialismo nella Capitale”.

Sul posto gli agenti della Digos e del commissariato Celio.
Nel post anti razziale si legge ancora:
“In fermo sostegno alle e ai manifestanti che a partire da Minneapolis hanno riempito le piazze di decine di città del mondo per manifestare contro il razzismo strutturale e hanno deposto simboli di un passato coloniale sempre rimosso, iniziamo ora a smantellare i simboli del colonialismo nella Capitale. Appare evidente la necessità di riportare una narrazione storicamente veritiera del colonialismo italiano, delle brutalità compiute da uomini che ancora oggi le nostre istituzioni continuano a celebrare come grandi personaggi che hanno plasmato la cultura di questo paese, rimuovendo la verità sulle violenze e gli stermini compiuti dagli italiani in Africa”.

Impostazioni privacy