Sorveglianza speciale a un componente di una nota famiglia malavitosa

Con un curriculum criminale di “tutto rispetto”, che spazia dall’estorsione alla ricettazione, completato dall’utilizzo consolidato del metodo mafioso, un appartenente ad una nota famiglia malavitosa è stato sottoposto dal Tribunale di Roma, su proposta del Questore, alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza, della durata di due anni. È proprio sulla base di tutti gli elementi raccolti dalla Divisione Anticrimine che il collegio ha potuto esprimere, nei confronti del soggetto, un giudizio di elevata ed attuale pericolosità, “costituita da una prolungata e costante dedizione al compimento di gravi reati estorsivi e a contenuto violento, commessi con l’utilizzo della forza intimidatoria del gruppo criminale a cui appartiene”.

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