Dà fuoco alla casa armato di machete: la verità sull’incendio alla Montagnola

Non si è trattato di un incendio ‘autonomo’, quello che ieri ha costretto un’intera palazzina alla Montagnola ad evacuare. Le fiamme sono frutto della rabbia incontrollata di un ragazzino – un 22enne originario del Bangladesh – che ha dato in escandescenza e ha creato una situazione di panico.  La ricostruzione dei fatti, per quanto difficile, è la seguente: il 22enne si trovava all’interno della propria abitazione in via Forte Buono, dove vive con il suo coinquilino. Alle 8:30, di ieri,  tra i due è scoppiata una lite ma per motivi futili… nella quale la peggio l’ha avuta il compagno di casa: anch’egli un cittadino del Bangladesh. 

Il 22enne ha appiccato fuoco ad alcuni vestiti presenti nell’appartamento, poi si è scagliato contro il conquilino, picchiandolo e aggredendolo. Si è poi armato di un machete e ha costretto l’inquilino a seguirlo fuori. Lì, però, erano già presenti i vigili del fuoco e gli agenti delle volanti e del commissariato Tor Carbone. 

Il coinquilino è stato messo in salvo e trasportato in Ospedale dove ha avuto 3 giorni di prognosi. Per il 22enne, però, non ‘bastava’ tutto quel che aveva già combinato. Non volendosi arrendere ha deciso di aggredire anche i poliziotti presenti sul posto. Finalmente bloccato il giovane del ’99 è stato arrestato per i reati gravissimi di strage, danneggiamento aggravato, lesioni personali e, infine, violenza e minacce a pubblico ufficiale. 

Il Corriere della Città

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