Coronavirus, quarantena per gli studenti che tornano dal nord all’istituto francese Chateaubriand

I genitori degli studenti dell’istituto francese Chateaubriand hanno ricevuto una circolare del preside in merito all’emergenza coronavirus. La scuola è chiusa dal 24 febbraio per la settimana bianca e dovrebbe riaprire il prossimo lunedì, ma scatterà la quarantena per gli studenti che provengono da Veneto e Lombardia.

“L’Aefe  – Agenzia per l’insegnamento francese all’estero – domanda ai ragazzi che provengono da Cina (compresi Hong Kong e Macao), Giappone, Singapore, Corea del sud, Veneto e Lombardia di non rientrare a scuola fino all’espletamento delle due settimane di quarantena”.

Il provvedimento non è stato ben gradito dai genitori degli alunni, che minacciano di denunciare se la decisione non verrà modificata, poichè ritenuta discriminatoria, arbitraria e in conflitto con le disposizioni del Governo italiano.

“Non si capisce perchè l’Aefe estenda la quarantena a chi viene da due intere regioni italiane, invece di limitarla alle zone rosse come disposto dal nostro Governo – si legge in una lettera inviata alla Direzione della scuola – E non si capisce come in modo contraddittorio l’Agenzia francese non estenda il medesimo provvedimento anche alle altre regioni italiane o stati esteri in cui sono stati registrati casi di Coronavirus”.

La circolare prosegue:
“Tenuto conto delle caratteristiche epidemiche del Covid-19 l’Aefe – istituzione pubblica nazionale posta sotto la tutela del ministero degli Affari Esteri e dello sviluppo Internazionale che gestisce una rete scolastica di oltre 500 istituti stabiliti in 136 paesi del mondo – ha aggiornato le raccomandazioni relative alle misure intraprese dal ministero della Salute francese (Mss) per le persone che rientrano dalle aree a rischio tenendo in considerazione le raccomandazioni ed il legame con le autorità sanitarie locali.
Nei 14 giorni successivi al rientro, il Ministero della Salute francese raccomanda le seguenti precauzioni: sorvegliare la temperatura due volte al giorno; sorvegliare la comparsa di sintomi quale difficoltà respiratorie; indossare mascherina chirurgica se al cospetto di altre persone o uscendo; lavare le mani regolarmente o utilizzare soluzione idroalcolica; evitare contatti con i più fragili: donne in gravidanza, malati cronici, anziani; evitare di frequentare luoghi individui a rischio come ospedali, ospizi ecc; evitare le uscite non indispensabili e i luoghi affollati.”

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