Sono 4 i ricorsi presentati da medici, personale sanitario e cittadini over 65; si contesta l’ordinanza regionale che ha stabilito che dal prossimo 15 settembre sarà obbligatorio il vaccino antinfluenzale per chi ha più di 65 anni e per il personale medico sanitario, con raccomandazione anche per i bambini tra i 6 mesi e i 6 anni.
I ricorrenti sostengono che “la somministrazione del vaccino antinfluenzale possa portare ad un abbassamento delle difese immunitarie e, pertanto, l’introduzione di un obbligo a riguardo (in relazione alle categorie sopra indicate) possa portare ad un aumento del rischio di contrarre il Covid-19”.
Dunque il Tar ha ordinato al Comitato Tecnico Scientifico di rispondere a riguardo e dichiarare “se le misure adottate con il provvedimento impugnato siano coerenti, sotto il profilo scientifico; se i rischi paventati in ordine agli effetti della vaccinazione antinfluenzale sul sistema immunitario trovino conferma nelle conclusioni cui è pervenuta la prevalente comunità scientifica”.
Si attende la prossima udienza in camera di consiglio il 4 agosto.