“Roma Capitale è il più grande Ente locale d’Italia. Nelle
sue strutture educative e scolastiche la dotazione teorica del personale
è di circa 7060 tra insegnanti ed educatrici a fronte di una dotazione
di fatto di circa 5829 assunti a tempo indeterminato. I posti non
coperti da personale di ruolo sono dati in supplenza ad insegnanti ed
educatrici precarie”, esordisce il testo della petizione lanciata
da Irene Germini per chiedere di stabilizzare le insegnanti e le
educatrici precarie del comune di Roma. L’appello, che tramite la
piattaforma Change.org ha raggiunto già 3mila firme in pochi giorni, si
rivolge direttamente alle Istituzioni locali e nazionali.
“Questo organico provvisorio”, prosegue il testo, “oltre ad aver
maturato le competenze pratiche e teoriche con l’esperienza sul campo
e con i numerosi corsi di aggiornamento, ha partecipato a diverse
procedure concorsuali, con graduatorie ancora in vigore, sia riservate
che pubbliche”.
“Ogni anno”, spiega l’autrice della campagna, “e da oltre 10
anni, le insegnanti e le educatrici accettano incarichi a tempo
determinato, cambiando sede, in un equilibrio traballante che crea
instabilità sia nella vita delle lavoratrici che dei bambini. Non è
garantita così la continuità educativa e non si rispetta la necessità
essenziale di un bambino di avere delle figure di riferimento stabili
che lo aiutino nel percorso educativo e scolastico.
L’effetto ulteriore è un malfunzionamento scolastico e una debolezza
del gruppo educativo, reso fragile dai continui cambiamenti. I posti
vacanti aumentano di anno in anno ma, a causa dei limiti imposti dalle
normative vigenti, non vengono coperti da personale di ruolo; sono
reiterati invece contratti a termine, eludendo le norme che ne vietano
l’abuso.”
“In base a quanto esposto nel Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza”, continua la promotrice, “si effettueranno interventi
per il miglioramento dell’offerta formativa e l’ampliamento
quantitativo dei servizi di istruzione, a partire dal rafforzamento
dell’offerta di asili nido e delle scuole dell’infanzia. Purtroppo
il personale che lavora nelle strutture educative e scolastiche degli
enti locali non rientra nel maxi piano di assunzioni della scuola
statale.”
Nel finale si legge l’appello rivolto al capo del Governo Draghi, al
Ministro della PA Brunetta e alla sindaca Raggi: “noi, insegnanti ed
educatrici precarie di Roma Capitale, chiediamo al Governo un maxi piano
assunzionale, che permetta lo scorrimento delle graduatorie concorsuali
esistenti oltre il limite percentuale previsto dalla normativa di
riferimento. Superando i vigenti limiti delle facoltà assunzionali
degli Enti Locali sarebbe garantita l’offerta di un servizio di qualità
che consideri centrale il benessere dei bambini dei nidi e delle scuole
dell’infanzia di Roma Capitale.”