Sangiuliano si dimette: Meloni sceglie il sostituto

Attraverso una lunga lettera indirizzata al Premier GiorgiaMeloni, Gennaro Sangiuliano ha rimesso il suo incarico di Ministro dei Beni Culturali. Il Premier ha scelto il sostituto

Era nell’aria e intorno alle 17 di oggi, venerdì sei settembre, sono arrivate le dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. L’ex direttore del Tg2 le ha ufficializzate attraverso una lettera indirizzata al Premier Giorgia Meloni.

Sangiuliano
Sangiuliano si è dimesso dalla carica di ministro della Cultura – Roma.Cityrumors.it

Da giorni la vicenda che ha visto coinvolti Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, teneva banco su riviste, quotidiani e siti di approfondimento: prima l’intervista al Tg1 dove ha ammesso la relazione, poi la risposta dell’imprenditrice campana sulle pagine de La Stampa: infine la mossa di Sangiuliano, che ha deciso di rassegnare le sue dimissioni “in modo inequivocabile”.

La lettera di Sangiuliano a Giorgia Meloni

“Caro Presidente, cara Giorgia”, inizia così la lettera firmata da Sangiuliano ed indirizzata al Premier. “Dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura.
Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto una prima richiesta di dimissioni e per l’affetto che ancora una volta mi hai testimoniato. Ma ritengo necessario per le Istituzioni e per me stesso di rassegnare le dimissioni. Come hai ricordato di recente, stiamo facendo grandi cose, e lo dico come comunità politica e umana alla quale mi sento di appartenere”. Sangiuliano ribadisce il lavoro svolto:Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di Governo. A partire dall’aver messo fine alla vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie, aver incrementato in appena un anno il numero dei visitatori dei musei (più 22 per cento) e gli incassi degli stessi (più 33 per cento). A dicembre a Milano aprirà palazzo Citterio acquistato dal ministero nei primi anni Settanta e poi rimasto inutilizzato per decenni. Sono ben avvianti grandi progetti come l’ex Albergo dei Poveri di Napoli, l’ampliamento degli Uffizi in altre sedi e l’investimento per la Biennale di Venezia.”

Il ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia

Per la prima volta in Italia sono state organizzate grandi mostre su autori e personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche. Sono consapevole, inoltre, di aver toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi.
Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip. Le Istituzioni sono un valore troppo alto e non devono sottostare alle ragioni dei singoli. Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare.
Qui è in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il Governo. Mai un euro del Ministero è stato speso per attività improprie. L’ho detto e lo dimostrerò in ogni sede. Non solo. Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni”.

La risposta di Giorgia Meloni

“Ringrazio sinceramente Gennaro Sangiuliano, una persona capace e un uomo onesto, per lo straordinario lavoro svolto finora, che ha permesso al Governo italiano di conseguire importanti risultati di rilancio e valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano, anche fuori dai confini nazionali. Ho preso atto delle dimissioni irrevocabili di Sangiuliano e ho proposto al Presidente della Repubblica di nominare Alessandro Giuli, attualmente Presidente della Fondazione MAXXI, nuovo Ministro della Cultura. Proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi.”

Sangiuliano si dimette: scelto il sostituto

Al posto di Gennaro Sangiuliano, il Premier ha scelto  Alessandro Giuli. “Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto con il quale, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, vengono accettate le dimissioni rassegnate dal dott. Gennaro Sangiuliano dalla carica di Ministro della cultura. Con lo stesso decreto, su proposta del Presidente del Consiglio, è stato nominato Ministro della cultura, Alessandro Giuli. Lo comunica il Quirinale in una nota”.

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