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Quanto perde Roma senza l’Expo 2030? La cifra è altissima

La brutta sconfitta subita nella corsa all’Expo, è acuita dalla consapevolezza di aver subito una perdita economica davvero ingente

Su 165 voti a disposizione, Riad ne ha presi ben 119: 29 sono finiti  all’agguerrita Busan e soltanto 17 a Roma. Una sconfitta che va oltre le più nefaste previsioni: “fino all’ultimo, né a noi né ai coreani risultavano numeri di questa portata, quindi anche sull’ultimo miglio qualcosa deve essere successo”, ha dichiarato il presidente del comitato promotore di Roma 2030 Giampiero Massolo dopo il voto. “Non critico, non accuso, non ho prove, ma la deriva mercantile riguarda i governi e talvolta riguarda anche gli individui”. Un accusa chiara. Un segnale di grande amarezza per un voto che penalizza la capitale.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri quando mostrava il progetto per Expo 2030 – Roma.Cityrumors.it

I segnali erano chiari già alla vigilia (Riad ha speso oltre 190 milioni di euro per la campagna di promozione, contro i 160 di Busan e i 30 di Roma), nonostante dal comitato promotore filtrava ottimismo. Roma si è presentata con tre testimonial: Sabrina Impacciatore, Bebe Vio e Trudie Styler, moglie di Sting, regista produttrice e attivista per i diritti umani. Riad con Cristiano Ronaldo. “Siamo partiti tardi: il governo Conte e la sindaca Raggi decisero di proporre in ritardo questa candidatura come una sorta di ripiego a fronte del rifiuto delle Olimpiadi per Roma che forse sarebbero state un obiettivo più facilmente raggiungibile anche perché Expo la avevamo già avuta a Milano nel 2015“, ha detto il ministro Urso, commentando il risultato finale.

La brutta sconfitta non permetterà alla capitale di realizzare i progetti che erano in cantiere. Roma aveva investito tempo e denaro nella promozione della candidatura. Un dossier di oltre 600 pagine, realizzato con il supporto di un Team di esperti internazionali come Italo Rota, Richard Burdett, Carlo Ratti e Ian Phillon. Un documento redatto grazie al supporto delle università romane e guidato dall’architetto Matteo Gatto. L’Expo resta uno dei sogni irrealizzati della città: nel 1942 la capitale non riuscì a realizzarlo a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Quanto perde Roma senza l’Expo 2030?

Secondo quanto stimato nel dossier che promuoveva la candidatura della Capitale, l’impatto economico per l’Italia era di circa 50,6 miliardi di euro. Una somma ingente, che avrebbe portato ad un effetto economico indiretto di 18,2 miliardi a breve termine e un effetto economico diretto di 10 miliardi, derivante dagli investimenti pubblici e privati dei partecipanti. Secondo le previsioni, oltre 30 milioni di visitatori avrebbero raggiunto Roma, mentre era stato in stimato in circa 11.000, il numero delle nuove aziende che sarebbero sorte, con oltre 300.000 posti di lavoro a disposizione.

Le vele di Calatrava, un progetto incompiuto dal 2009 – Roma.Cityrumors.it

 

Il progetto realizzato per Roma si chiamava: Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione” mirava a una trasformazione completa dell’area del quadrante Est della città. Tra gli obiettivi c’era la conclusione dei lavori alle Vele di Calatrava, la struttura imponente a Tor Vergata, iniziata (e mai conclusa) per i Mondiali di Nuoto del 2009. L’inclusione di Roma nell’Expo 2030 avrebbe garantito una rinascita della zona, visto che il luogo avrebbe costituito il cuore pulsante del sito espositivo. “Abbiamo messo in campo un progetto bellissimo di riqualificazione di un quadrante di Roma e vogliamo portarlo avanti lo stesso, in forme diverse”, ha dichiarato Gualtieri.