D’Amato ribadisce prudenza: esami su studenti e mascherine all’aperto

 Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità della Regione Lazio, in queste ore non nasconde una certa preoccupazione: serve essere più virtuosi tanto che, in caso contrario, la Regione è pronta a introdurre l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto.

“A settembre raccoglieremo quello che stiamo seminando adesso. E già in questi giorni, in termini di contagio, paghiamo i comportamenti legati alle due principali questioni del momento: un certo tipo di movida e i cosiddetti casi d’importazione.
Non c’è la giusta consapevolezza che è importante proteggersi. E che ciò che viene fatto mette a repentaglio la propria condizione e quella degli altri. Abbiamo realizzato un video per parlare ai giovani, per dire loro “fate attenzione al virus, colpisce voi e le persone a voi care”. Prescrizione vitale poi in prospettiva del rientro a scuola.

E noi andiamo avanti con una forte campagna di convincimento. Al momento, all’ordine del giorno, ci sono l’aumentare la consapevolezza del problema, i controlli e la responsabilità dei gestori degli esercizi pubblici.
Se non basterà, ma soprattutto se la curva epidemiologica salirà con l’indice dei contagi Rt verso il livello 1,5, siamo pronti a misure più stringenti. Come l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto da settembre. Aspettiamo i dati, Però, vorrei sottolineare che dietro il “costringere” c’è soltanto una necessità di fare prevenzione.

I dati sono abbastanza stazionari, con l’indice Rt ancora intorno a quota 1. Con i miei tecnici definiamo questa fase di “alto piano”. I focolai, poi, sono legati a due fattori: i casi d’importazione e la movida. Su quest’ultimo fronte sono già diverse le strutture, stabilimenti balneari ed esercizi commerciali, interdetti. E se le attività di controllo devono farle le forze dell’ordine e la polizia locali, anche i gestori devono migliorare i loro livelli di attenzione: con la crisi in atto una nuova chiusura può essere dannosa per l’economia.
La soluzione al momento è essere cauti, monitorare, tracciare e prevenire. Ma il vaccino fa parte della nostra strategia di prevenzione. Già da agosto partirà la sperimentazione sull’uomo all’Istituto Spallanzani. Si stanno reclutando 90 volontari. È la prima in Italia e collaboreremo con strutture di Verona, Piacenza e Cremona, dove l’incidenza del virus è più alta.

Per le scuole effettueremo i test sierologici, in tutto 120mila, al personale docente, tecnico e di sostegno. Iniziamo il 20 agosto e faremo anche esami a campione tra gli studenti. Ma molto dipenderà anche dalle famiglie: non mandateli alle feste prima del ritorno in classe, preservateli”.

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