Carcere di Rebibbia, detenuto psichiatrico accende un rogo: intossicati quattro agenti

Un detenuto del carcere di Rebibbia, con problemi psichiatrici, ha dato alle fiamme i materassi di una cella nel reparto G12.

 L’Uspp, l’Unione dei sindacati di polizia penitenziaria, dichiara che sono sette gli agenti coinvolti, quattro dei quali intossicati dalle esalazioni dei fumi.

“Mentre denunciavamo l’ennesima aggressione avvenuta lunedì, la quinta in pochi giorni, in danno degli agenti di Polizia Penitenziaria messa in atto da un detenuto piantonato a Roma Tor Vergata – dice il presidente dell’Uspp, Giuseppe Moretti – un’altra notizia allarmante arriva oggi con ben 7 agenti coinvolti di cui 4 intossicati dalle esalazioni del fumo”.

“Riguardo alle Rems – aggiunge il sindacalista – malgrado le nostre reiterate rimostranze e proposte, tuttavia, non si compiono passi in avanti per creare i posti letto che occorrerebbero per i detenuti con problemi psichiatrici che per legge dovrebbero essere inseriti nelle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza e non ristretti nelle carceri. Poiché il servizio sanitario nazionale che ha il compito dell’assistenza medica nelle carceri non appare in grado di far fronte adeguatamente a questo ruolo. Per questo motivo, conclude Moretti “continuiamo a pensare che la soluzione sia quella di una sanità penitenziaria e che sia ora di istituire una direzione generale sanitaria all’interno del Dap che si occupi di queste tematiche, visto il fallimento del servizio sanitario nazionale”.

Impostazioni privacy