Nella giornata di ieri sono stati diversi gli avvistamenti di pesci morti nelle acque del Tevere fino al litorale romano.
La “moria di pesci di fine estate”, così viene chiamata, è dovuta molto probabilmente alla presenza in acqua di sostanze chimiche utilizzate in campagna, che con i temporali vengono trasportate nei fiumi.
Le autorità si sono attivate per capire le cause della moria, prelevando alcuni campioni di acqua.
Raniero Maggini, presidente del WWF a Roma e Area Metropolitana, ha spiegato:
“Stiamo avvelenando il nostro territorio, il cibo che portiamo sulle nostre tavole e avveleniamo i nostri fiumi“.
Carlo Aprile, vice presidente del WWF Roma, dichiara:
“Nel recente passato, le risultanze delle analisi chimiche condotte sulle acque del Tevere hanno evidenziato la presenza di fitofarmaci ormai vietati dalla legge, in considerazione dei gravi rischi alla salute che possono generarsi a danno delle persone e dell’ambiente“.