5 nuovi cittadini per la Capitale

Nella Giornata dell’Unità Nazionale, istituita per ricordare e promuovere i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, la città di Roma ha conferito la cittadinanza italiana a cinque ragazzi e ragazze neo diciottenni, nati in Italia da genitori stranieri. 

A seguito dell’approvazione della mozione 99/2022 in Aula Giulio Cesare, il Sindaco e la Giunta hanno moltiplicato gli sforzi per arrivare alla conclusione dell’iter di riforma della cittadinanza, puntando a una legge che garantisca ai figli di genitori non italiani che vivono in Italia il riconoscimento della cittadinanza italiana attraverso procedure più eque, inclusive e rapide di quelle attuali.

Oggi è una bellissima giornata. Cinque ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, a 18 anni acquisiscono la cittadinanza. Lo fanno anche con un impegno del Comune di rendere effettivo questo diritto e, al tempo stesso, con il nostro impegno di sollecitare un cambio della Legge. Perché è giusto che chi è italiano, chi è nato in Italia, chi si sente italiano a tutti gli effetti, lo diventi anche giuridicamente. Oggi abbiamo celebrato anche la bellezza dell’acquisizione della cittadinanza, che presuppone doveri e diritti, quelli della nostra Costituzione, e che arricchisce la nostra comunità” ha affermato il Sindaco Roberto Gualtieri.

Quello di oggi è un atto importante che certifica l’impegno dell’Amministrazione di Roma Capitale: inclusione e lotta alle diseguaglianze guidano la nostra azione di governo della città, traducendosi in atti concreti che impattano sulla vita delle persone. Marim, Leonardo, Valeria, Kristi e Lelis Abbey sono cresciuti a Roma, hanno giocato con i nostri figli e frequentato insieme a loro la scuola, fatto sport nei parchi e nelle palestre popolari della nostra città. Sono cittadini romani di fatto e da oggi, finalmente, lo diventano anche per la legge perché a chi è nato e cresciuto a Roma, da figlio di genitori non italiani, devono essere garantiti pieni diritti di cittadinanza”, ha commentato Andrea Catarci Assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti.

Lo scorso anno Roma Capitale ha inviato circa 2000 lettere a cittadini e cittadine neo-diciottenni nati in Italia e residenti ininterrottamente nel nostro Paese, in 1200 circa hanno accettato di prendere la doppia cittadinanza. Questo lavoro si aggiunge al grande sforzo che l’Amministrazione compie ogni giorno per l’organizzazione dei giuramenti di cittadinanza e per la formazione dei relativi atti di stato civile per tutti i neocittadini italiani eletti tali con decreto del Presidente della Repubblica: solo nel biennio 2021-2022 gli uffici comunali sono stati impegnati nella gestione di circa 10mila giuramenti con la contestuale formazione di circa 30mila atti di stato civile in materia, raggiungendo numeri senza precedenti. Con gli Uffici preposti, lavoreremo per affinare le procedure che portano all’acquisizione della cittadinanza, nella consapevolezza che essere cittadini e cittadine del luogo in cui si vive non è un regalo ma un diritto fondamentale da riconoscere, non a 18 anni ma fin dalla nascita e dalla più tenera età”, ha concluso Catarci.
Roma Capitale

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