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Politica

Riunione della Consulta dei Presidenti di Municipio: iniziato il decentramento da Comune a Municipi

Si è svolta in Campidoglio, nella Sala delle Bandiere, la prima riunione della Consulta dei Presidenti di Municipio, presieduta dal sindaco Roberto Gualtieri. Al centro dell’incontro la definizione di un programma di lavoro sul decentramento amministrativo condiviso dalle strutture centrali e dai 15 Municipi, con obiettivi di breve e medio-lungo termine. Sul tavolo le ulteriori forme di trasferimento di funzioni dal centro ai Municipi – come già fatto per le aree verdi entro i 20mila metri quadrati – e la riscrittura del Regolamento del Decentramento 10/1999, tenendo conto dei capisaldi del bilancio a budget e di un rapporto diretto dei Municipi con le aziende di servizi e Polizia Locale.

Si è inoltre discusso del piano per migliorare le performance della macchina amministrativa in tema di emissione delle carte di identità elettroniche, dell’assoluta novità rappresentata dall’informatizzazione del cambio di residenza, del potenziamento delle risorse umane con l’assunzione di 300 unità complessive, che saranno distribuite ai Municipi in modo proporzionale per migliorare l’organizzazione degli uffici, anche alla luce delle nuove iniziative volte alla digitalizzazione dei servizi.

Come previsto dal Regolamento del Decentramento 10/1999, si è approvato il programma di lavoro e sono stati indicati i 6 presidenti che faranno parte dell’“Osservatorio sul decentramento comunale”, che sono: Francesca Del Bello (II), Massimiliano Umberti (IV), Nicola Franco (VI), Francesco Laddaga (VII), Titti Di Salvo (IX), Gianluca Lanzi (XI). L’Osservatorio, che è composto anche da 6 direttori municipali individuati dal direttore del Dipartimento “Decentramento, Servizi al territorio e Città in 15 minuti”, è l’organo esecutivo incaricato di programmare e dare concreta attuazione agli interventi in tema di decentramento e valorizzazione dei Municipi. Sarà convocato entro metà marzo e poi con cadenza mensile.

“Il ruolo di Presidente del Municipio appare con evidente chiarezza come strategico e fondamentale. Per una città grande come Roma, la presenza delle istituzioni sul territorio è basilare per raccogliere le istanze dei cittadini. Proprio per questo”, ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri , “nel Bilancio appena approvato dall’Assemblea, abbiamo previsto risorse aggiuntive dedicate alla cura del territorio attraverso l’azione amministrativa dei Municipi. Il decentramento e il trasferimento di funzioni è, nell’ottica del buon funzionamento dell’amministrazione, un fattore imprescindibile. La Consulta e l’Osservatorio avranno nei prossimi mesi un ruolo determinante per ridisegnare ruoli, funzioni e risorse dei Municipi. Con l’assunzione di 300 nuove persone e con lo snellimento delle procedure di rilascio dei cambi di residenza e delle carte d’identità elettroniche, non solo alleggeriremo il lavoro degli uffici ma libereremo risorse che potranno essere utilizzate per altri servizi”.

I 300 nuovi assunti verranno inseriti nelle strutture amministrative di Roma Capitale entro metà marzo, e saranno distribuiti nel numero di 20 per ogni ente di prossimità. Se si tiene conto del fatto che dei circa 700 ingressi previsti, 223 riguardano la Polizia Locale, oltre il 60% del totale sarà destinato ai Municipi.

“Aver riavviato la Consulta dei Presidenti, che nei cinque anni precedenti è stata convocata una sola volta, è una tappa fondamentale per dare impulso a un nuovo assetto infracomunale, basato sulla valorizzazione dei Municipi e su un complessivo processo di razionalizzazione della macchina amministrativa capitolina”, ha aggiunto Andrea Catarci, assessore a Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 Minuti. “Si tratta di un ulteriore e rilevante segnale circa l’impegno e la sensibilità della maggioranza guidata dal sindaco Gualtieri sul tema del decentramento amministrativo, rimasto bloccato per anni a Roma, che si aggiunge alla scelta odierna di destinare ai Municipi 300 nuovi assunti e a quella del mese scorso di aumentare i bilanci municipali sia in riferimento alla spesa corrente che ai piani investimenti”.

Comune di Roma