La sindaca di Roma Virginia Raggi si racconta nella trasmissione televisiva In Onda su La7, facendo un bilancio dei suoi anni trascorsi al Campidoglio.
“Il miglioramento c’è ed è progressivo, ma ci sono anche stati errori di inesperienza, lo dico per onestà intellettuale.
Cambiare assessori quando non vanno bene è doveroso. Le persone si testano. Ma a quel punto il sindaco deve avere l’umiltà di dire “quella persona non va bene, la cambio”. Se serve ne cambio anche 100, ma devono portare un risultato. Sennò succede quello che capitava prima, i Cda delle aziende erano nominati dai partiti ed erano inamovibili”.
Ferma sulla decisione di non intraprendere alleanze con il Pd:
“Apparentamento al ballottaggio? Ai romani i giochi di palazzo non interessano, e a me nemmeno. Rousseau ha detto che si possono fare alleanze stabilite caso per caso. Nel territorio di Roma Capitale, per il modo in cui stiamo risanando la città, facendo una totale inversione, non credo si possa trovare una convergenza con l’attuale Pd o con Zingaretti.
A Zingaretti non ho mai chiesto l’appoggio, nè al Pd, cerco l’appoggio dei cittadini romani”.
Conclude poi sui Casamonica:
“I Casamonica sono una famiglia criminale che per decenni ha gestito il traffico criminale con la complicità della politica, diciamo nel silenzio della politica. Quando abbiamo distrutto le loro villette – ha aggiunto – ho dormito in Campidoglio, di notte coi vigili siamo andati con le ruspe e le abbiamo abbattute. Quelle case erano lì da anni, e i cittadini mi hanno detto “nessuno lo aveva mai fatto”. La politica romana è stata anche questo. Ho fatto campagna elettorale a Ostia, Municipio sciolto per mafia. Sono andata nel cuore di Ostia a piazza Gasparri dove ci sono i clan, e li ho sfidati. Sono stata accanto a una famiglia di nomadi che dovevano entrare in una casa popolare, contro quelle bestie di Casapound che dissero ‘ti stupriamò a una donna con un bambino”.