Come recuperare 5 anni di contributi per accedere alla pensione anticipata anche nel 2024: la soluzione è questa

Si apre un importante spiraglio per i lavoratori che sperano di accedere alla pensione anticipata. Ecco l’ultimissima novità.

Uno dei temi più caldi nell’agenda politico-economica nazionale di questi ultimi mesi è stato senz’altro il dossier pensioni. In vista della nuova Legge di Bilancio, maggioranza e opposizione hanno negoziato a lungo su un compromesso tra richieste dei lavoratori, esigenze dei datori di lavoro e disponibilità finanziaria. Ora emerge una gradita novità per tutti coloro che sperano di congedarsi dal mondo del lavoro prima del previsto.

Come recuperare 5 anni di contributi per andare in pensione anticipata nel 2024
La “pace contributiva” consente di riscattare fino a un massimo di 5 anni di contributi per la pensione anticipata- (Roma.cityrumors.it)

Per il biennio 2024 e 2025 (dopo la sperimentazione avvenuta nel triennio 2019/2021) è stata rispolverata la “pace contributiva” che consente di riscattare fino a un massimo di 5 anni di contributi per accedere alla pensione anticipata. Come funziona nel concreto? Vale per tutti i lavoratori o ci sono dei requisiti da rispettare? Ecco le risposte.

La “nuova” via di accesso alla pensione anticipata

Diciamo subito che la possibilità prospettata non vale per tutti i lavoratori, ma solo per quanti ricadono nel sistema contributivo “puro”, cioè che hanno iniziato a versare i contributi nell’assicurazione generale obbligatoria (Ago) dopo il 1° gennaio 1996. Di conseguenza, sono esclusi coloro che ricadono nel calcolo misto (ovvero con meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995) e coloro che ricadono nel calcolo retributivo (ovvero con almeno 18 anni di contributi versati al 31 dicembre 1995). La possibilità di approfittare della nuova pace contributiva, quindi, vale solo per chi al 31 dicembre 1995 era privo di contributi versati.

Come recuperare 5 anni di contributi per andare in pensione anticipata nel 2024
La possibilità di approfittare della nuova pace contributiva vale solo per chi al 31 dicembre 1995 era privo di contributi versati-(Roma.cityrumors.it)

Non è tutto. I periodi riscattabili (5 anni al massimo, come detto) devono essere privi di contribuzione versata, non soggetti a obbligo contributivo e collocati nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2023. E il costo del riscatto? Sarà calcolato col sistema contributivo applicando l’aliquota relativa alla gestione di riferimento (nello specifico: 33% per lavoratori dipendenti, 24% circa per gli autonomi e 25,72% per gli iscritti alla Gestione Separata Inps). Le aliquote saranno applicate alla retribuzione media percepita nei dodici mesi che precedono la domanda, moltiplicando l’importo ottenuto per gli anni da riscattare.

Il pagamento può essere dilazionato fino a un massimo di 120 rate mensili (dunque per 10 anni) senza interessi, e l’onere è detraibile al 50% dall’imposta lorda in 5 quote annuali costanti e di pari importo, a partire dall’anno in cui viene sostenuta la spesa. Occhio però a un’eccezione fondamentale: se gli anni riscattati servono ad accedere immediatamente alla pensione, la dilazione non è possibile e il pagamento andrà effettuato in un’unica soluzione.

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