L’ex sindaco di Roma dopo il giudizio positivo di Standard and Poor’s sui conti della capitale: “E’ grazie al Governo Meloni che non ha dimenticato Roma. Come accadde con me”
L’agenzia di rating statunitense Standard and Poor’s ha promosso la capitale. Dopo aver analizzato la situazione creditoria internazionale ha assegnato alla capitale un rating a lungo termine: BBB+, regalando una prospettiva economica positiva. Il precedente giudizio era stato invece negativo (BBB-). Merito della giunta Gualtieri? Secondo l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, il risultato è arrivato grazie “all’esecutivo, che non ha dimenticato Roma, come è invece è accaduto in passato”.
Secondo il comunicato dell’agenzia di rating, “L’affidabilità creditizia della città è fortemente sostenuta, a nostro avviso, dal Governo centrale. Sia finanziariamente sia operativamente. Il Governo finanzierà interamente i lavori relativi alle linee metropolitane della città e gestirà le pendenze legali legate ai lavori passati. Nel 2022, ha conferito poteri esecutivi al sindaco di Roma per affrontare le annose questioni legate alla gestione dei rifiuti”. Cosa è cambiato rispetto al passato? Secondo Alemanno è completamente diverso l’appoggio dell’esecutivo alla Capitale. “Quando ero sindaco e venivo criticato, non c’era nessun governo che mi aiutava. Anzi, c’era un tale Monti, che tagliava alla città eterna qualunque cosa fosse possibile. Stiamo parlando, d’altronde, dello stesso esecutivo per cui non ci sono state le Olimpiadi. Prima della Raggi, è stato il professore a bloccare la nostra candidatura”, ha dichiarato oggi a Il Tempo.
Oggi il Governo Meloni, secondo l’ex sindaco, si comporterebbe in maniera completamente diversa. Appoggiando e sostenendo la capitale: in vista del Giubileo e di tutti gli altri appuntamenti in agenda. “Il governo Meloni, per tradizione e storia, non avrebbe mai lesinato aiuti al Comune. Guai, d’altronde, se un esecutivo di centrodestra non supporta la capitale. La sinistra, poi, ha avuto questa grande opportunità chiamata Giubileo, nonché tutte le risorse previste nel Pnrr. Sono tutti fattori che influiscono, a maggior ragione se non siamo in un ciclo economico incerto, come quello in cui ci siamo trovati quando eravamo alla guida della città”.
Secondo l’ex sindaco di Roma, durante la sua gestione della capitale non ci furono aiutati sostanziali: nè da parte del Governo, nè da parte delle istituzioni. “Se nessuno ci ha aiutato? In quella fase non si vedeva un euro. Non c’erano eventi in grado di trainare l’economia. Il dato, registrato da Standard & Poor’s, è dovuto solo a un esecutivo che, a differenza di quelli precedenti, non ha dimenticato Roma”. Secondo Alemanno, il giudizio di Standard and Poor’s è fortemente condizionato dal lavoro del Governo Meloni e da una situazione economica generale completamente diversa. “Il mio mandato è partito due mesi dopo il tracollo di Lehman Brothers. Buona parte della mia Amministrazione è stata influenzata da una delle peggiori crisi degli ultimi anni. Il buon Gualtieri, invece, si trova al Campidoglio nel dopo Covid, quando c’è una spinta economica e turistica fuori dall’ordinari”.
Il giudizio della famosa agenzia di rating è quindi veritiero, oppure no? L’ex sindaco della capitale ha una convinzione difficile da scalfire. Per Alemanno è sbagliato pensare che la capitale d’Italia si stia avviando verso una nuova stagione dell’oro. “Esattamente! Il problema non è avere i fondi, ma saperli spendere. La sinistra sta gestendo un grande tesoretto nel modo peggiore possibile. Come accade per i terremoti, gli effetti delle risorse spese in malo modo non si vedono nell’immediato. Al momento possiamo assistere solo ai disservizi dovuti ai cantieri e a una programmazione sbagliata”.
Alemanno non è tenero neanche con i rappresentanti capitolini del centrodestra. Secondo l’ex sindaco la priorità sarebbe quella di trovare dei candidati credibili da opporre a Gualtieri. “Il centrodestra innanzitutto deve ritrovarsi per scegliere un candidato in grado di battere Gualtieri. Bisogna, poi, alzare il livello dell’opposizione. Non la sento per niente. Qualora dovesse passare la Ztl fascia verde, sarà lo strangolamento definitivo per la capitale. Ecco perché, insieme al coordinatore cittadino del nostro movimento Nicola Colosimo, siamo pronti a scendere in strada contro chi, con le azioni, condanna a morte Roma».