Roma, in funzione l’idrofresa che realizzerà la fermata Venezia sulla linea C

Passaggio fondamentale nella costruzione della nuova fermata prevista nel centro storico per il prolungamento della terza linea della metropolitana della Capitale

Entra davvero nel vivo la realizzazione dei muri perimetrali della stazione Venezia, Linea C, della metropolitana di Roma. Una colossale sfida ingegneristica che vede protagonista una grande macchina idrofresa, di fabbricazione italiana, costruita appositamente per scavare le fondamenta della nuova stazione museo di Piazza Venezia, gioiello del prolungamento della linea messa in cantiera dalla giunta comunale. La macchina scaverà fino a raggiungere la profondità record di 85 metri.

L’idrofresa che scaverà la galleria della fermata Venezia – Romacityrumpors.it –

 

Circa 700 milioni di euro per un cantiere che, da cronoprogramma, durerà dieci anni, con una profondità di scavo che toccherà gli 85 metri nel cuore della zona archeologica più importante del mondo. Una stazione moderna e rivoluzionaria per concezione ingegneristica che oltre ad assolvere al suo compito trasportistico, sarà un vero e proprio museo fra i musei.

Tecnologia italiana per il gioiello della città

E’ una delle opere più importanti in assoluto per il trasporto pubblico messe in cantiere dall’attuale Giunta Comunale, un gioiello tecnologico in grado di rivoluzionare la viabilità della città e nello stesso tempo valorizzarne l’enorme patrimonio culturale. 700 milioni di euro di investimento per realizzare a Piazza Venezia la futura e omonima stazione del prolungamento della linea C della metropolitana di Roma. Un cantiere aperto già da mesi, ma che ora vedrà finalmente al lavoro un gigante meccanico in grado di realizzare quello che sembra ancora oggi soltanto un sogno per i romani. Infatti la prima parte dell’enorme scavo sarà svolto per fasi e vedrà la realizzazione di più diaframmi profondi 85 metri dal piano stradale, garantendo lo scavo in modalità archeologica attraverso il metodo cosiddetto ‘top-down. E a realizzarlo sarà un’idrofresa costruita appositamente per scavare le pareti perimetrali della nuova stazione museo proprio fino alla profondità record di 85 metri. L’enorme macchina è un gigante che combina tecnologia e design per accelerare i tempi di lavoro, operare con una maggiore precisione e in spazi ridotti, riducendo rumori e vibrazioni in superficie.

Continui ammodernamenti

Intanto proseguono continui lavori di ammodernamento e sistemazione sulle altre due linee di metropolitane cittadine. L’appuntamento con il Giubileo è prossimo, visto che l’apertura della Porta Santa a San Pietro è prevista per il 24 dicembre, e per quel giorno tutto dovrà essere concluso, soprattutto i lavori che serviranno a migliorare il trasporto pubblico per i circa 15 milioni di pellegrini che nel corso dell’Anno Santo arriveranno nella Capitale. L’assessore alla mobilità, Eugenio Patanè, nei giorni scorsi, ha comunicato che, “la fermata Spagna chiuderà per 80 giorni, mentre quella di Ottaviano per 50 giorni. Interverremo anche su Cipro che però potrà non chiudere. Successivamente partiremo con gli interventi su San Giovanni, portando a compimento l’interscambio diretto tra le metro A e la C”. A breve poi, la Metro A chiuderà di nuovo in anticipo, alle ore 21, nei giorni centrali della settimana, sempre per importanti interventi di manutenzione e ammodernamento sulla linea, con esclusione, probabilmente, del venerdì e del sabato, quando continuerà a effettuare il servizio fino alla notte. 

 

Impostazioni privacy