Morti sul lavoro: mille bare a Piazza del Popolo per sensibilizzare l’opinione pubblica

Una delle piazze più belle e imponenti della Capitale trasformata per un giorno in un enorme cimitero per ricordare quanti morti sul lavoro ci sono ogni anno in Italia

Il flashmob, organizzato non a caso nel giorno della Festa del Papà, vuole porre l’attenzione proprio su chi, alla fine della giornata, non ha più fatto ritorno nelle proprie case e dai propri cari. Le bare corrispondono all’incredibile numero delle persone che ogni anno perdono la vita sui luoghi di lavoro. Un modo per risvegliare le coscienze di tutti e far si che si possa trovare un rimedio a una vera e propria strage quotidiana.

Il flashmob a Piazza del Popolo – Romacityrumors.it –

 

La fotografia è stata fatta dall’Open data diffusi dall’Inail, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, e relativi allo scorso anno. Il rapporto ha segnalato che le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre sono state 585.356 (-16,1% rispetto al 2022), 1.041 delle quali con esito mortale (-4,5%). In aumento, invece, sono risultate le patologie di origine professionale denunciate: 72.754 pari a un +19,7% rispetto al 2022.

Manifestazione per sensibilizzare

Come un bollettino di guerra, quello che ogni giorno emerge dai dati sugli infortuni sul lavoro che si trasformano in tragedie. Oltre mille lo scorso anno sono state le persone che hanno perso la vita sul lavoro e che quindi non sono tornate a casa dai propri cari, lasciando sole per sempre mogli, mariti e figli. Una tragedia inaccettabile per un paese che si dichiara civile, ma che poi manca delle più elementari regole per salvaguardare delle vite umane. Millequarantuno bare in Piazza del Popolo a Roma, tante quante sono ogni anno le vittime sui luoghi di lavoro, adagiate sul selciato di una delle piazze più famose della Capitale, per l’iniziativa organizzata dalla Uil per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su una tragedia quotidiana. Un flashmob che ha attirato comunque l’attenzione di passanti e curiosi ed è servito ad accendere un faro sulle tante, troppe tragedie che ogni anno si consumano sul lavoro.

Proprio nel giorno della festa del papà

Un modo, quello scelto dalla Uil, forse a effetto, ma che potrebbe aiutare a non rassegnarsi all’idea che si tratti di morti inevitabili e sollecitare la politica e il Governo a mettere in campo tutti i provvedimenti necessari a rafforzare la prevenzione, investire in sicurezza, sanzionare chi non rispetta le regole. “Il tentativo oggi è di richiamare l’attenzione di tutti, dei mass media su vite umane spesso dimenticate”, ha detto il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, che ha anche letto alcuni nomi delle persone la cui vita e’ stata spezzata dal mancato rispetto delle regole sulla sicurezza. “Vorremmo richiamare l’attenzione di tutti alle vite perse, vite di persone che andavano a lavorare, di chi cercava di portare lo stipendio a casa per mantenere una famiglia. Lo abbiamo fatto volutamente nella giornata della festa della papà: sono tanti papà e tante mamme che non sono tornati a casa perché’ andavano a lavorare. Dobbiamo considerare la perdita di una sola vita umana inaccettabile”, ha concluso il segretario della Uil.

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