Smog a Roma: quartiere dopo quartiere, lo studio che allarma

Dopo uno studio dell’Università Lumsa, emergono i dati dell’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio sui valori di Smog nelle varie zone di Roma

Si susseguono i report sulla qualità ambientale dell’aria che respiriamo in città. Dopo gli allarmi lanciati nei mesi scorsi, soprattutto per l’elevata presenza di polveri sottili nei primi mesi dell’anno, quando le precipitazioni erano state praticamente assenti, le scorse settimane è arrivato anche l’allarme cocaina presente in particelle nel particolato sospeso dell’atmosfera della Capitale molto pericolose, oggi è arrivato l’ultimo studio, quartiere per quartiere, dell’agenzia per la protezione ambientale.

Lo smog quartiere per quartiere – Romacityrumors.it –

 

L’analisi è stata condotta attraverso il monitoraggio delle centraline di rilevamento presenti in tante zone della Capitale, che quotidianamente monitorano la qualità dell’aria. Il risultato è stato, ovviamente, molto diverso da quartiere a quartiere, ma mentre ce ne sono alcuni, soprattutto quelli periferici, che mantengono una qualità di quello che respiriamo accettabile, ce ne sono altri dove si è superato abbondantemente il livello di guardia.

Allarme smog a Roma

È scattato nuovamente l’allarme smog nella capitale dove, negli ultimi giorni, i livelli di Pm10 e di Co2, hanno superato la soglia massima consentita. I punti di rilevamento dell’Arpa Lazio, nei quartieri di Preneste, Francia e Tiburtina hanno registrato valori superiori di 50 mg per metro cubo come media giornaliera di polveri inalabili. Dopo le giornate di pioggia a cavallo dello scorso weekend, il rialzo della pressione ha portato bel tempo, ma completa assenza di ventilazione che ha fatto stagnare l’aria sulla Capitale con i risultato di far impennare i rilevatori di tutte le centraline sparse nella città. LAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio ha anche condotto uno studio, insieme all’Università Lumsa, quartiere per quartiere, per individuare quelli maggiormente esposti all’inquinamento e ne è uscito un quadro abbastanza preoccupante, con zone della Capitale che convivono con gravi problemi per quanto riguarda la presenza di polveri sottili nell’aria. La zona della Tiburtina è risultata quella più a rischio, dove il traffico rappresenta la maggiore problematica, poi Piazza Enrico Fermi in zona Marconi, Largo Magna Grecia e Corso Francia sono quelle più esposte. E’ chiaro che più ci sposta verso la periferie è più la qualità dell’aria migliora.

Pessima la qualità dell’aria – Romacityrumors.it –

 

La presenza della cocaina

Come se non bastassero le polveri sottili o la presenza del Co2 nell’atmosfera romana, nei giorni scorsi era stato pubblicato un ulteriore studio che aveva evidenziato come nell’aria, che quotidianamente respiriamo in città, siano state rintracciate particelle di cocaina e anche cannabinoidi. Nello specifico, i dati avevano rivelato come a Roma la concentrazione di cocaina nell’aria, in un decennio, è aumentata del 60%, variando da quartiere a quartiere e dando così un quadro più preciso anche delle zone dello spaccio e del consumo di questa sostanza stupefacente. Ovviamente i dati registrati non devono far credere che la sola respirazione dell’aria di Roma possa avere effetti sui cittadini, ma tuttavia si tratta di un indicatore (soprattutto quello legato all’aumento in un decennio) che deve far riflettere in merito alla crescita dei consumi degli stupefacenti in città.

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