Roma ZTL, la sentenza storica che assolve la donna del nastro adesivo: il Comune corre ai ripari

Nei giorni scorsi il Tribunale di Roma ha emesso una sentenza che potrà cambiare la regola sulla zona a traffico limitato nella Capitale

La vicenda risale a molti anni fa, ma soltanto in questi giorni ha visto la parola fine. Uno dei tanti automobilisti che tutti i giorni provano, con vari espedienti, a superare indenni le telecamere che sorvegliano i varchi abilitati per accedere nella “zona a traffico limitato” di Roma, a ridosso della cosiddetta Fascia Verde che delimita a grandi linee il centro storico della Capitale, è uscito completamente assolto da una sentenza del tribunale civile di Roma, dopo essere stato beccato, appunto, da uno di questi occhi elettronici, con del nastro adesivo che camuffava i numeri della targa del suo veicolo.

Sentenza rivoluzionaria – Romacityrumors.it –

 

La cosiddetta ZTL della città di Roma è composta da 3 aree principali: Fascia Verde, Anello Ferroviario e Centro Storico. Il centro storico include 5 zone aggiuntive: Centro, Trastevere, Tridente, San Lorenzo e Testaccio. Tutti i varchi sono regolati da telecamere che sono in grado di fotografare chiunque entri nell’area riservata senza un regolare permesso.

Una sentenza che può fare giurisprudenza

Roma resta ancora una città molto affascinante, ricca di storia e di monumenti, piazze, chiese e palazzi che ne testimoniano la sua eterna grandezza. Ma resta anche una città molto difficile per tante altre cose, una di queste è il traffico sempre molto intasato a tutte le ore della giornata. Parcheggiare a Roma può diventare un vero incubo, e spostarsi da un lato all’altro della città può rappresentare un’odissea. Ciò che rende la situazione ancora più complicata sono le Varie Zone a Traffico Limitato (ZTL) che, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico in città e sensibilizzare i residenti e i turisti sull’uso dei mezzi pubblici, si estendono per oltre 4,2 km quadrati dal centro città alla periferia. I varchi per accedere a queste zone limitate sono regolati da telecamere che rappresentano uno spauracchio per chi comunque ha bisogno di oltrepassarli per vari motivi. E gli espedienti utilizzati dagli automobilisti romani sono i più vari e fantasiosi, dal passaggio con il portellone aperto che occulta la telecamera, fino all’ingresso in retromarcia per confondere l’occhio elettronico facendo credere che si sta uscendo e non entrando dal varco sorvegliato. In questi giorni è arrivata una sentenza che potrebbe però fare giurisprudenza: un giudice del tribunale ha assolto una donna che aveva attraversato i varchi senza autorizzazione e con la targa occultata dal nastro adesivo.

I furbi dei varchi elettronici – Romacityrumors.it –

 

Il Comune corre ai ripari

La particolare vicenda risale al 2017, quando la donna decise di coprire con il nastro adesivo parte della sua targa, cosa che però non passò inosservata alle forze dell’ordine, che la fermarono ed evidenziarono la grave irregolarità. La vicenda ora si è chiusa davanti al giudice che ha sentenziato come “coprire parzialmente la targa dell’automobile non costituisce necessariamente un reato”. Una sentenza che fa giurisprudenza, considerato come da oggi in poi potrebbero palesarsi nuovi ricorsi sulla ZTL di Roma da parte degli automobilisti romani multati in altre occasioni. Ora però il Comune, proprio in occasione dell’imminente arrivo del Giubileo, ha intenzione di metter fine alle scorribande dei troppi “furbetti”, installando 35 nuove telecamere ai varchi che punteranno nella direzione opposta per fotografare anche in uscita i mezzi non autorizzati, quando questi si stanno allontanando dalla Zona traffico limitato, in modo da avere la fotografia delle due targhe del veicolo in questione.

 

 

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