Il presidente della Lazio torna a parlare delle possibilità che la sua squadra avrà nel difficile match di ritorno di Champions League contro i tedeschi all’Allianz Arena
Questa stagione il giro sulle montagne russe dei risultati sembra non finire mai per la Lazio. Un campionato contraddistinto da tanti, forse troppi, alti e bassi che hanno fatto venire davvero il mal di mare ai tantissimi tifosi che comunque ogni domenica seguono la squadra biancoceleste sia in casa sia in trasferta. Ma quello che non è sempre riuscito agli uomini di Sarri in Italia, è sempre andato per il verso il giusto in Europa dove la Lazio si è arrampicata fino agli ottavi di finale della massima rassegna continentale per club, evento riuscito soltanto altre due volte nel corso della sua storia centenaria.
La partita con il Bayern Monaco, una delle squadre che hanno fatto la storia del calcio europeo e mondiale e che ogni anno si presenta a inizio stagione come una delle pretendenti alla vittoria finale, ha rappresentato forse il punto più alto della storia biancoceleste, proprio per via del blasone enorme degli avversari e ora dopo la partita d’andata vinta allo stadio Olimpico, il popolo laziale sogna un’impresa che, al momento del sorteggio, appariva semplicemente una folle utopia.
Ora perchè non sognare
Diciamolo francamente, al momento del sorteggio per gli ottavi di finale di Champions League di Nyon lo scorso dicembre, quando al nome della S.S. Lazio era stato abbinato quello del Bayern Monaco, neanche il più visionario tra i tifosi biancocelesti pensava di avere qualche possibilità di passaggio del turno contro la corazzata tedesca, neanche affidandosi all’imponderabilità del calcio che in un match su andata e ritorno, tra l’altro, vale ancora meno. Invece mercoledì scorso la squadra di Maurizio Sarri ha sfoderato una prestazione talmente perfetta nell’applicazione tattica, nella ferocia agonistica, nella voglia di stupire, che i 60mila tifosi accorsi sugli spalti per l’evento al fischio finale, impazziti di gioia per l’insperata vittoria per 1-0, sono tornati a casa addirittura con il rammarico di non aver vinto con uno scarto maggiore. Come neanche nel migliore dei sogni. Il problema è che tra quindici giorni ci sarà una partita di ritorno da affrontare e la Lazio è chiamata a ripetere il miracolo già fatto in casa, per tramutare in realtà quella che sembrava una follia.
Le parole del presidente Lotito
Anche se reduce da una burrascosa e rocambolesca partita di campionato contro il Bologna, perfetta per fotografare la stagione altalenante della squadra, la sconfitta ha lasciato nel presidente Lotito sensazioni importanti che ha voluto esternare in esclusiva ai microfoni di Notizie.com intercettato al termine del congresso di Forza Italia. “In politica sappiamo che non ci sono risultati scontati. Bisogna semplicemente lavorare per ottenere il risultato finale. E anche nel calcio funziona nello stesso modo, sperando che tutto fili liscio. Guardate quello che è successo contro il Bologna”, ha proseguito il presidente della Lazio, “ci sono anche fattori imponderabili che determinano poi anche soluzioni e situazioni che non sono compatibili con la reale espressione di potenzialità e di gioco della squadra”. Chiarissimo il riferimento a quanto successo in campo con le decisioni prese dall’arbitro Maresca che sono state oggetto anche di un silenzio stampa ufficiale di protesta, messo in scena domenica da tutte le componenti della società Lazio al termine della partita.