Ancora una scritta antisemita nel cuore di Roma, questa volta è apparsa direttamente su un muro del ghetto. E’ l’ennesimo episodio delle ultime settimane per un clima che si fa sempre più teso nella comunità ebraica della capitale
In piazza delle Cinque Scole, in pieno quartiere ebraico a Roma, è comparsa una scritta antisemita. Il graffito rappresenta la Stella di David a sei punte equiparata a una svastica. Appena scoperto, il simbolo nazista è stato prontamente coperto con un quadrato per camuffarne il significato, ma la scritta è ancora adesso pienamente visibile sul muro.
Prima le quattro pietre d’inciampo vandalizzate nelle scorse settimane, poi il manifesto appeso su un muro di una casa in zona Piazza Bologna raffigurante una stella di David con la foto di un bambino rapito da Hamas, oggi la Stella di David associata alla svastica dipinta su un muro. Ora cominciano a essere più di una le manifestazioni antisemite con scritte o vandalismi ai danni di ricordi dei deportati della Shoah. Il clima nel quartiere ebraico si fa sempre più teso e la paura comincia a prendere il sopravvento.
Troppi episodi della stessa matrice
Che il clima sarebbe cambiato dopo la ripresa delle ostilità tra Hamas e Israele lo sapevano bene nella comunità ebraica, abituata da sempre a guardare con sospetto tutto ciò che accade nel mondo e che può poi riguardarli più da vicino, ma forse questa volta nemmeno loro pensavano che gli episodi sarebbero stati così frequenti e precisi. Oggi una svastica con il segno uguale e poi una stella di David sono comparse in diverse strade del I Municipio, anche vicino al Ghetto. In particolare i carabinieri sono intervenuti in piazza delle Cinque Scole e in via di Monte Savello per cercare di rimuovere le scritte anche grazie all’intervento degli uomini del Decoro urbano. La cosa che colpisce di più è che questi ennesimi gesti antisemiti, che seguono le pietre d’inciampo annerite e il manifesto di uno dei bambini rapiti da Hamas il 7 ottobre scorso associato alla Stella di David, siano stati compiuti proprio nel cuore della comunità ebraica, proprio nel ghetto di Roma.
La comunità conosce il pericolo
Non è il primo, e probabilmente non sarà l’ultimo, atto di odio contro gli ebrei sin dal primo giorno dello scoppio della guerra tra Israele e Hamas, scaturita dall’attentato terroristico dei palestinesi datato 7 ottobre. “Eventi come questi destano sconcerto, enorme preoccupazione e riportano alla mente il periodo delle persecuzioni razziali: proprio oggi ricordiamo quando l’odio antisemita si manifestò con tutta la sua forza, tra il 9 e il 10 novembre del 1938, nella “notte dei cristalli”, ha detto oggi Alessandro Luzon, assessore ai Rapporti Istituzionali della Comunità ebraica di Roma. Tanti sono stati i post sui social che hanno stigmatizzato l’episodio. “Ennesimo atto di vile antisemitismo che mi sconforta. Questa volta al quartiere ebraico di Roma. I terroristi di Hamas fanno proselitismo e gli estremisti, di destra e di sinistra, rispondono in tutto il mondo. Sono e resteranno pochi vigliacchi contro la maggioranza democratica delle nostre società. E noi, tutti noi, questa immondizia non la lasceremo vincere mai”, ha scritto l’assessore alle Politiche abitative e Patrimonio del comune di Roma Tobia Zevi su Facebook. Le scritte verranno tutte rimosse al più presto dal Decoro Urbano.