San Felice Circeo, paura al porto: un incendio affonda tre yacht

Un incendio è divampato nel porto turistico della cittadina balneare in provincia di Latina per cause ancora sconosciute, provocando grande paura per il propagarsi delle fiamme

Momenti di grande tensione per un pauroso incendio nel porto turistico di San Felice Circeo, dove tre barche ormeggiate sono state avvolte dalle fiamme. Tutto è iniziato intorno alle 20 di sabato10 febbraio e soltanto alle prime luci del giorno dopo si è fatta la conta dei danni e delle conseguenze che l’incendio aveva avuto sulle imbarcazioni. Non si conoscono le cause dell’incendio e secondo le prime informazioni non ci sarebbe stato nessuno a bordo.

Incendio nel porto di San Felice Circeo – Romacityrumnors.it –

 

Nella zona, al momento dello scoppio dell’incendio su una delle imbarcazioni, insisteva un forte evento che ha alimentato le fiamme, che si sarebbero così propagate agli altri due yacht ormeggiati vicini. Anche le operazioni di spegnimento sarebbero state ostacolate dalle avverse condizioni anche del mare.

Momenti di grande paura

Il Porto Del Circeo è uno dei più frequentati delle coste laziali durante tutto l’anno, ma è soprattutto d’estate che si riempie di ogni tipo di imbarcazione, pronte per fare il giro delle isole pontine o arrivare fino alla vicina costiera amalfitana. E’ costituito da un molo di sopraflutto a scogliera lungo 580 metri e da un molo di sottoflutto lungo 215 metri banchinato e in parte disponibile per l’ormeggio da diporto. Anche in questo periodo sono comunque presenti più imbarcazioni e nello scorso weekend sono stati attimi davvero di paura quelli che si sono vissuti alla vista del grande incendio che, partito da un’imbarcazione di circa 20 metri, spinto dal forte vento che spazzava quel tratto di costa, si è immediatamente propagato ad altre due imbarcazioni ormeggiate poco distante. I primi bagliori delle fiamme sono stati avvistati su un Admiral 22 appartenente a una società del posto. Gli ormeggiatori intervenuti tempestivamente hanno spostato rapidamente le imbarcazioni vicine, tutte quelle più a rischio, prima dell’arrivo dei vigili del fuoco che hanno operato ininterrottamente fino alle tre del mattino con l’ausilio della Guardia Costiera. Ma nel frattempo le fiamme si erano già propagate ad altre due imbarcazioni: un Leopard 21 e un Technema 70 entrambe colate a picco quasi immediatamente. L’ultima a inabissarsi è stata proprio l’Admiral, perchè l’unica con scafo in alluminio.

Le indagini e le conseguenze ambientali

I Vigili del fuoco, intervenuti immediatamente, hanno dovuto lavorare duramente fino alle prime luci dell’alba, anche perchè le tre barche avvolte dalle fiamme avevano rotto gli ormeggi ed erano pericolosamente alla deriva, rallentando non poco le operazioni di spegnimento. I lavori di messa in sicurezza dell’area sono proseguiti per tutta la domenica. Sulle cause del rogo indagano la polizia e la guardia costiera italiana e le ipotesi più accreditate sono un atto doloso o un corto circuito. Al momento non c’è una stima dei danni. Nel tratto di mare investito dalle fiamme delle tre imbarcazioni l’acqua risulta ancora coperta da una patina nera del gasolio svasato dai serbatoi, mentre la nube di fumo scuro, probabilmente anche tossica, è stata per fortuna allontanata in mare aperto dallo stesso vento che aveva alimentato le fiamme.

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