Metro C, Piazza Venezia: ecco come sarà l’archeostazione più bella al mondo (video)

Sarà lo scavo archeologico più grande in Europa, quello che tra dieci anni vedrà sorgere la nuova fermata della linea C della metropolitana di Roma

I lavori a piazza Venezia per la futura, omonima e iconica stazione della linea C della metropolitana di Roma, sono oramai partiti da più di 6 mesi con tutto quello che ne è conseguito su deviazioni stradali e cambi di percorso delle linee autobus a causa dell’enorme cantiere aperto. Circa 700 milioni di euro di investimenti per un cantiere che, da cronoprogramma, durerà dieci anni, con una profondità di scavo che toccherà gli 85 metri nel cuore della zona archeologica più importante del mondo.

Un vero e proprio museo – Roma.cityrumors.it –

 

Il completamento della terza linea della metropolitana romana è una delle opere fondamentali per la cosiddetta cura del ferro, da tempo sbandierata da tante amministrazioni, ma che ora sembra essere stato preso come uno degli impegni fondamentali da portare avanti da parte del sindaco attuale, Gualtieri. Per il futuro della Linea è prevista la realizzazione dell’intero tracciato fondamentale da Montecompatri Pantano fino a Clodio/Mazzini, insieme all’ulteriore opzione di prolungamento da Clodio/Mazzini a Farnesina, utile ad avvicinare il centro alle periferie da Nord–Ovest a Sud–Est.

Una fermata museo unica al mondo

Si chiamano Shira e Filippa e sono  le due talpe, le frese meccaniche che hanno scavato i tunnel sotto i Fori Imperiali di Roma, in attesa di riprendere il loro cammino per la costruzione della stazione di Piazza Venezia, quella che diventerà una delle stazioni della linea C della metro di Roma tra i manufatti cittadini più complessi, ma anche più incredibili al mondo. Un’opera che risulterà essere, una volta ultimata, unica al mondo, altamente complicata non solo perché realizzata interamente in scavo archeologico, riportando all’antico splendore i reperti che oggi giacciono sotto la piazza, ma anche perché il progetto prevede la costruzione di un ampio percorso pedonale sotterraneo che permetterà ai viaggiatori di accedere direttamente alle più importanti attrazioni turistiche dell’area. Collegherà infatti Palazzo Venezia, il Vittoriano e l’area archeologica dei Fori imperiali, ciascuno con un suo accesso dedicato. All’interno verranno ricollocati i resti archeologici emersi durante gli scavi, nella loro posizione originale sull’antica via Flaminia.

Una profondità mai raggiunta

Entrando dentro questa vera e propria archeostazione su 8 livelli interrati, si avrà la sensazione di mettere i piedi dentro un museo vero e proprio, accessibile alla cittadinanza e ai milioni di turisti che vi transiteranno. Sarà profonda 45 metri, con muri perimetrali di contenimento dello scavo che raggiungono una profondità di 85 metri, Piazza Venezia sarà un museo fra i musei. Oltre a creare attraverso 3 ingressi una connessione fra i più importanti palazzi museali del centro storico di Roma, la stazione ospiterà parte delle strutture antiche che verranno rinvenute nel corso dello scavo fra le quali le aule degli Auditoria di Adriano. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza unica e immersiva per chi percorrerà il centro della Capitale, un ulteriore spunto di attrattiva turistica unito al miglioramento del servizio trasportistico della città. Ciascun piano avrà uno sviluppo planimetrico di 4500 metri quadrati. In totale sono 26 i km previsti, di cui 17 in sotterraneo e 9 in superficie. Le interconnessioni con le linee esistenti saranno per la Metro A San Giovanni e Ottaviano, per la Metro B  Colosseo e FL1/FL3 – Pigneto

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