Furto ai volontari: parco in via Carlo Felice resta senza tagliaerba e benzina

L’associazione Amici del parco di via Carlo Felice dal 2017 si occupa personalmente della cura dell’area verde vicina alle loro residenze. Sara Marullo, presidente dell’associazione denuncia:
“Hanno rubato il tagliaerba a benzina. Che bel gesto! L’avevamo comprato più di due anni fa attraverso le donazioni anche di noi soci e pagato sulle 400 euro. Come sapete siamo il primo parco in tutta Roma a usare attrezzi elettrici a zero impatto ambientale, se non si considera lo smaltimento della batteria che ci hanno assicurato essere “eterne””.

“Avevamo, io in particolare, un legame forte con quel tagliaerba – continua – . Direte, che fai personifichi un oggetto? Forse sì, per me era un pezzo dell’associazione, il primo attrezzo nuovo in nostro possesso. E ne ha tagliata di erba, senza rompersi mai. Era molto pesante, ma i ladri hanno prima spezzato la catena e poi sollevato la macchina fino a superare la recinzione di due metri. Si sono portati via anche il telo che la ricopriva, la catena tagliata e il lucchetto. Hanno lasciato 2 Euro per sfregio. Probabilmente è qualcuno del mercatino che ci odia. Quanto può valere oggi il nostro tagliaerba? Non più di 100 euro, probabilmente meno. Intanto sono le 8 di sera e i soci Edoardo Ferrari e Allan Herman stanno ancora tagliando l’erba…”.

L’associazione è sempre andata avanti con le donazioni spontanee dei membri e dei cittadini del quartiere; da oggi sarà più complicato prendersi cura di quell’angolo di verde orgoglio del quartiere. Scrivono i volontari:
“Vogliamo riportare il parco nelle condizioni in cui era quando è stato realizzato in occasione del Giubileo del 2000 e ci proponiamo di apportare dei miglioramenti per rispondere ai bisogni e alle esigenze di tutti quei bambini, ragazzi, adulti, anziati, che oggi frequentano abitualmente il Parco. Abbiamo trovato il parco in condizione di abbandono. Era sporco, non c’era alcuna manutenzione, e il camminamento lungo le mura era una discarica a cielo aperto. Insomma, ha ripreso a vivere, da quando è subentrata l’associazione, è di nuovo frequentato da moltissime persone, anche le famiglie con i bambini hanno cominciato a venirci quotidianamente”.

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