Il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, ha incontrato Papa Francesco in Vaticano per la prima volta in veste di primo cittadino
Come tradizione, all’inizio di ogni nuovo anno, Papa Francesco ha ricevuto in udienza nel Palazzo Apostolico vaticano il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e anche il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca. Al centro degli incontri gli impegni apostolici che vedranno Roma al centro dell’attenzione dei fedeli provenienti da tutto il mondo in questo anno solare che è appena cominciato.
Proprio durante la celebrazione del Te Deum di fine anno, lo scorso 31 dicembre, Papa Francesco aveva fatto riferimento alla città di Roma e al Giubileo che vivrà nel 2025: “Roma si sta preparando a diventare nell’Anno Santo città della speranza?”, aveva domandato il Pontefice proponendo una riflessione non tanto sull’aspetto organizzativo dell’Anno Santo, quanto sulla testimonianza che la comunità ecclesiale e civile potrà offrire “nello stile di vita, nella qualità etica e spirituale della convivenza”.
Incontro in Vaticano
Un significativo scambio di cortesia anche in vista del prossimo 24 dicembre quando, con l’apertura della Porta Santa in San Pietro, cominceranno le celebrazioni dell’anno giubilare 2025, quello tra Papa Francesco e il sindaco della Capitale Gualtieri che si è svolto nel Palazzo Apostolico vaticano. In fin dei conti il Pontefice è il “vescovo di Roma” e il primo cittadino è anche “commissario straordinario per l’Anno Santo 2025”, per una commistione di ruoli che hanno portato proprio il Giubileo 2025 al centro del cordiale incontro. Più di 1400 cantieri aperti per cambiare il volto di Roma in vista del Giubileo, proprio per renderla “più vivibile”, come aveva chiesto Papa Francesco nell’omelia della rappresentazione dell’ultimo giorno dell’anno. Cantieri che in generale, sono “i cantieri pubblici, non solo quelli per il Giubileo, al momento più di 1.400 e comportano sicuramente dei disagi” ma permetteranno di rendere la città “più vivibile e accogliente per tutti”, ha spiegato Roberto Gualtieri al Pontefice durante l’udienza, annunciando un anno in cui Roma si appresta a diventare, ancor di più di quanto già non sia, “un cantiere a cielo aperto”.
Collaborazione tra Roma e la Santa Sede
Il sindaco si è detto, al termine dell’incontro “molto felice ed emozionato” e ha definito Papa Francesco “una personalità straordinaria in grado di mettere a proprio agio chiunque e allo stesso tempo di offrire sempre profonde riflessioni. Il suo magistero nel segno della speranza, della pace, della fratellanza è un punto di riferimento fondamentale per tutti gli uomini”, ha sottolineato Gualtieri, “di fronte alle grandi sfide del nostro tempo”. Al centro del colloquio la città di Roma e “la sua unicità”. “Saranno anni di grande collaborazione con la Santa Sede, per il Giubileo del 2025 e nel comune impegno a sostegno degli ultimi e dei più deboli” ha concluso il sindaco. La Santa Sede per il Pontefice, con la questione dell’accoglienza per chi arriverà in Vaticano tra un anno e vuole vivere una esperienza di fede e spirituale, resta al centro della sua preoccupazione. Le stime che vengono fatte nella cabina di regia tra Italia e Santa Sede riguardano un flusso medio tra turisti e pellegrini di 30 milioni, presenze che vanno spalmate nei dodici mesi del 2025, ma che comunque rischiano di mettere sotto pressione alcuni settori strategici già congestionati, i trasporti, la viabilità, l’accoglienza, la sanità e, naturalmente, la sicurezza.