Paolo Negro: “Con il Bayern non bisogna solo difendersi”. Poi su Pellegrini…

L’ex capitano della Lazio gioca in anticipo la sfida con il Bayern Monaco: “L’atmosfera sarà dura, ma se pensi solo a difenderti, prima o poi il gol lo prendi”.

“Ho un record che custodisco nel mio cuore, del quale sono geloso e che nessuno mi potrà mai togliere: sono il primo giocatore nella storia della Lazio ad aver segnato un gol allo stadio Olimpico in Champions League. E ogni volta che arriva una gara dei biancocelesti in questa competizione, mi viene in mente questa cosa”. Paolo Negro è uno dei giocatori che hanno collezionato più presenze in Champions League con la maglia della Lazio. E in esclusiva ai nostri microfoni, prova a giocare in anticipo la sfida di stasera tra i biancocelesti e il Bayern Monaco. “Sarà un bel banco di prova. Ho letto le parole di Karl Heinz Riedle che diceva che alla Lazio non capiterà più di affrontare un Bayern così in difficoltà. Anche io la penso allo stesso modo”.

Paolo Negro sulla sfida tra Lazio e Bayern Monaco – Roma.Cityrumors.it

Negro ha indossato la maglia della Lazio per  376 volte: numeri che lo portano al quarto posto nella graduatoria dei calciatori più presenti nella storia del club capitolino, alle spalle di Radu (427 partite), Favalli (401) e Wilson a 394. Ha giocato nella capitale dall’estate del 1993 al giugno del 2005, mettendo a segno 24 gol: 19 in campionato, tre in Coppa Italia, uno in Champions League e uno in Coppa Uefa. Ha vestito anche 8 volte la maglia della nazionale italiana, partecipando agli Europei del 2000. “Le emozioni che ho vissuto con la Lazio me le porterò sempre dietro. Mi sento un tifoso di questa squadra. E ogni volta che la vedo scendere in campo, mi emoziono”.

Con la maglia della Lazio ha vinto uno scudetto, una Supercoppa Europea, una Coppa delle Coppe, tre Coppe Italia e due Supercoppe italiane. Dodici anni di vittorie, soddisfazioni personali e di un amore incondizionato. “Per me la Lazio è tutto. Le altre squadre rimarranno sempre nel mio cuore, ma la Lazio rappresenta una parte della mia vita. Le vittorie, la crescita umana e professionale, l’amore dei tifosi, l’approdo in nazionale. Emozioni indimenticabili che ho provato da giocatore e tifoso”.

Paolo Negro Lazio
Tre momenti dell’avventura laziale di Paolo Negro, contro Crespo, Totti e Ronaldo – Roma.Cityrumors.it

Negro, che partita deve fare la Lazio a Monaco?
“Per me se la deve giocare. Io non mi andrei a chiudere. E’ vero che la Lazio giocherà su un campo difficile, pieno di insidie e contro una squadra fatta di grandi campioni. Ma il Bayern sta vivendo un momento di difficoltà e la Lazio dovrebbe provare a sfruttarlo. E’ vero che anche noi non viviamo un periodo positivo, ma non farei mai una partita chiusa. Non credo che Sarri faccia una gara solo per difendersi. Se ti chiudi, prima o poi il gol lo prendi. Il Bayern ha talmente tanti fuoriclasse…”

A proposito di gol: secondo lei perchè la Lazio fa così tanta fatica a segnare questa stagione?
“Per le squadre di Sarri segnare così poco è un paradosso. Purtroppo quest’anno Immobile ha avuto tante difficoltà e se non segna con continuità lui, ne risente tutta la squadra. Io posso giudicare da lontano, e posso dire che proverei a cambiare qualcosa: magari il modulo. Anche se so che Sarri sotto questo punto di vista è peggio di Zeman” (ride ndr.).

La Lazio, in inferiorità con il Milan, ha giocato con un centrocampo a quattro…
“Potrebbe essere una soluzione. Io penserei anche a mettere qualcuno alle spalle di Immobile per supportarlo di più. Ma il concetto di base è che ogni tanto, soprattutto quando le cose non vanno come il tecnico vorrebbe, cambiare qualcosa può essere produttivo”.

Negro e i consigli a Maurizio Sarri – Roma.Cityrumors.it

Prima ha fatto riferimento a Zeman:  qualcuno paragona questo terzo anno di Sarri con il terzo di Zeman, che si chiuse con il suo esonero a gennaio. Vede delle similitudini?
“Qualcosa potrebbe esserci. Io ho lavorato tre anni con Zeman: so come e quanto lavora e so quanto il fisico, ad un certo punto inizia a reggere meno. Non so come lavori Sarri sotto questo punto di vista”.

Ha visto Lazio-Milan e tutti gli episodi discussi?
“Io al posto di Pellegrini la palla l’avrei buttata fuori. Io capisco la sua buona fede, ma hai a che fare con gli avversari e a volte la buona fede viene meno. Ho letto che anche lui ha scritto che la prossima volta la butterà fuori dallo stadio. E deve essere così. Anche l’arbitro sarebbe potuto intervenire però”.

La rabbia che è stata accumulata dai giocatori come va trasformata?
“In rabbia costruttiva. Deve scatenare una reazione. Serve assolutamente”.

Impostazioni privacy