L’arte al Palazzo delle Esposizioni

Al Palazzo delle Esposizioni proseguono le mostre in corso. Tre quelle disponibili fino al 30 luglio: Dieter Kopp. Tradizione e Libertà, a cura di uno dei maggiori filosofi del nostro tempo, Giorgio Agamben, ripercorre gli oltre cinquanta anni di attività del pittore tedesco Dieter Kopp. Una selezione di opere attraverso cui scoprire tutti i principali soggetti che l’artista ha indagato nella sua pittura. Continua anche Roma, a portrait. Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri, prima edizione del progetto a cura di Cecilia Canziani con Francesca Campana e Giulia Gaibisso che intende trasformare il museo, con cadenza annuale, in un osservatorio privilegiato sulle visioni e sulle ricerche degli artisti e degli studiosi stranieri che ogni anno trascorrono un periodo di residenza a Roma, ospiti delle Accademie e degli Istituti di Cultura. La rappresentazione del paesaggio di Roma, a partire dal genere pittorico della veduta, è premessa e punto di partenza del progetto espositivo.

Nella Sala fontana c’è Julie Polidoro | Social Distance a cura di Giuseppe Armogida. Il progetto espositivo, a ingresso gratuito, nasce dal tentativo di capire quale sia la percezione che abbiamo di immagini disturbanti trovate sul web. Le 14 tele dell’artista Julie Polidoro ritraggono, infatti, luoghi di attesa per migranti e paesaggi dove sono visibili le conseguenze del cambiamento climatico. Soggetti in cui si percepisce fortemente l’assenza di spazio e di tempo: invisibili sono i migranti che vorremmo non vedere così come le temperature che salgono. La pittura è il mezzo attraverso il quale andare oltre la paura.

Fino al 27 agosto c’è VITA DULCIS. Paura e desiderio nell’Impero romano, la mostra dedicata alla più recente produzione di Francesco Vezzoli a cura dello stesso artistae di Stéphane Verger. Ideata da Azienda Speciale Palaexpo, Museo Nazionale Romano e Studio Vezzoli, l’esposizione propone al pubblico un inedito e sorprendente percorso che accosta arte contemporanea, archeologia e cinema. Immersa in una dimensione installativa suggestiva e teatrale disegnata dall’artista Filippo Bisagni, con i giochi di luci e ombre concepiti da Luca Bigazzi, il più celebrato direttore della fotografia italiano vivente.

Le mostre sono visitabili dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20 (ingresso consentito fino a un’ora prima della chiusura). Biglietti online su https://ecm.coopculture.it.

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