La gang dei nonni: sgominata la banda del buco over 65

Finita in manette la banda di pensionati, specializzata in rapine vecchio stile negli uffici postali

E’ proprio il caso di dire “quando la realtà supera la fantasia”, o almeno la trama di un film. A colpire infatti è soprattutto l’età degli arrestati, tutti over 50 e con i più anziani, ritenuti anche la ‘mente’ della banda, addirittura sopra la settantina e la modalità vecchio stampo, ossia accedere ai locali degli uffici postali attraverso un buco nel muro.

Sgominata la banda del nonni – Romacityrumors.it –

 

Infatti è proprio la “banda del buco” quella sgominata a Roma dagli agenti della Squadra Mobile del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica del Lazio, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura – Gruppo Reati contro il patrimonio.

Rapine vecchio stile

A capo del gruppo un 75enne e un 70enne. Il primo aveva il ruolo di palo e l’altro eseguiva materialmente le rapine insieme a un 66enne. Per tutti e tre è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Gli altri sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e avevano i compiti di riprodurre chiavi ed effettuare materialmente i fori per consentire ai complici di accedere negli uffici da colpire. La cosiddetta “banda dei nonni” è stata così sgominata dagli gli agenti della Squadra Mobile di Roma che hanno condotto in carcere i protagonisti di alcuni colpi miliardari negli anni 90 e che non avevano perso il vizietto di continuare, anche dopo aver raggiunto l’età della pensione, la loro attività illecita. Tra i fermati anche il famigerato Italo De Witt, detto “il Tedesco”, protagonista di alcuni celebri colpi negli anni ’90 come quello nel novembre del 1995 all’agenzia del Credito Italiano di piazza di Spagna.

Rapine vecchio stile – Romacityrumors.it –

 

Ruoli ben definiti

I ruoli erano ben definiti, chi faceva il palo, chi eseguiva materialmente le rapine, ma c’era anche chi si occupava della riproduzione di chiavi per poter accedere agli Uffici Postali o a locali attigui dove poi, altri due, rispettivamente di 53 e 50 anni, provvedevano a praticare fori per consentire ai complici di accedere all’interno delle filiali da colpire. Organizzazione affatto improvvisata, dalla pianificazione all’effettiva esecuzione. Diversi i colpi tra messi a segno e soltanto tentati nell’area della Capitale e in provincia. Una delle rapine denunciate è quella avvenuta il 3 maggio dello scorso anno, in zona San Giovanni, durante la quale la direttrice della filiale fu minacciata mentre stava caricando lo sportello Atm e furono rubati circa 195.000 euro, a cui si aggiungono altre due tentativi, nei mesi di settembre e novembre, rispettivamente a Setteville di Guidonia e nel quartiere Tuscolano. Nella quasi totalità dei casi la “procedura” era sempre la stessa, alla vecchia maniera, proprio come nei film in bianco e nero. Tentavano di accedere agli uffici postali attraverso un buco praticato nel muro di un edificio adiacente. La polizia ha quindi disposto l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei 6 soggetti. Le accuse, per 3 di loro, sono quelle di aver creato un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine presso uffici postali, mentre per gli altri 3 si parla di concorso in rapina.

 

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