Dopo i recenti fatti accaduti in Medio Oriente nello scorso weekend, anche la Capitale alza le sue misure di prevenzione contro eventuali attacchi terroristici
Importante riunione nel primo pomeriggio a Roma tra le forze di polizia, quelle di intelligence, il ministro dell’Interno Piantedosi, il prefetto della Capitale e, dopo il Comitato provinciale di ieri, all’indomani dell’attacco dell’Iran su Israele a base di droni e missili, tutte le autorità italiane hanno fatto il punto sulle strategie di controllo e di prevenzione. Il livello di allerta a Roma, già alto dal 7 ottobre scorso, giorno dell’attacco di Hamas a Israele, è stato ulteriormente rafforzato soprattutto intorno agli obiettivi considerati sensibili.
La crisi mediorientale preoccupa il mondo intero. L’escalation degli ultimi giorni, con l’attesa risposta iraniana contro Israele dopo l’attacco all’ambasciata dell’Iran a Damasco, ha finito per innalzare ancora più la tensione e l’attenzione su possibili attacchi isolati a obiettivi particolarmente significativi e simbolici che anche a Roma sono presenti in grande numero.
Livello di allerta più alto
Si susseguono le riunioni sulla sicurezza e prevenzione per quanto riguarda l’allarme possibili attentati a Roma. Se possibile sono stati ancora più innalzate le misure di sicurezza previste, dopo i recenti fatti accaduti in Medio Oriente. Sulla questione è intervenuto il prefetto di Roma Lamberto Giannini che ha spiegato come siano stati intensificati i controlli e la vigilanza, da parte di polizia, carabinieri e guardia di finanza, intorno agli obiettivi catalogati come sensibili, circa 250 individuati nei centri religiosi e culturali e in tutte le aree a ridosso della Città del Vaticano e di San Pietro. Inoltre sono stati messi sotto particolare attenzione tutti gli eventi che riuniscono migliaia di persone come gli eventi sportivi. “Su tutti gli eventi c’è una grandissima attenzione. Ci sono servizi di controllo spettatore per spettatore. Anche perché ricordo che nel novembre del 2015, rimasta famosa per i fatti del Bataclan, ci fu un tentativo di attacco allo Stade de Francia. Quindi certamente c’è attenzione. Ogni evento è studiato e analizzato e vengono predisposti dei servizi per poterlo gestire in sicurezza”, ha dichiarato il prefetto.
Giovedì massima allerta allo stadio Olimpico
L’allerta oramai è massima e misure speciali verranno prese fin da giovedì prossimo quando allo stadio Olimpico si presenteranno 70mila persone per assistere alla partita di Europa League tra la Roma di Daniele De Rossi e il Milan di Stefano Pioli, in ballo la qualificazione alle semifinali della manifestazione. Erano soltanto della scorsa settimana le minacce rimbalzate via social da parte di gruppi ufficiosamente appartenente all’Isis, che minacciavano attentati negli stadi delle quattro città che avrebbero ospitato i quarti di finali della Champions League. Roma già da mesi ha pronto il piano sicurezza previsto per il Giubileo 2025, il grande evento che scatterà con l’apertura della Porta Santa in San Pietro la notte del 24 dicembre prossimo e che vedrà l’arrivo nella capitale di oltre 30 milioni di pellegrini nel corso dell’anno. Massima attenzione sarà riservata anche alle porte d’ingresso in città, quindi nelle stazioni ferroviarie più importanti e nei due aeroporti di Fiumicino e Ciampino.