Pedopornografia: maxi operazione di polizia, scoperti 10mila video illegali di minori. 2 arresti

Le indagini svolte anche dal Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia online proseguono per identificare possibili complici e i minori coinvolti

Due persone di mezza età, residenti una a Latina e l’altra a Roma sono stati arrestati nell’ambito di un’indagine per detenzione di materiale pedopornografico, partita dopo la segnalazione dell’organo del Ministero dell’Interno deputato a coordinare le attività investigative per la prevenzione e il contrasto al fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori su internet. In seguito all’indagine, scattata tempo fa, sono stati scoperti su smartphone e pc migliaia di file contenenti materiale pornografico con la presenza di bambini anche in tenera età.

Scoperti e arrestati per pedopornografia – Romacityrumors.it –

 

Nel corso del 2022 sono stati 5.316 i casi di pedopornografia trattati dalla Polizia Postale, con un incremento del 47% rispetto all’anno precedente (3.243). Cresce il numero dei minori approcciati sul web dagli adulti abusanti, pari a 531, in maggioranza con un’età inferiore ai 13 anni e crescono pure i casi di adescamento online dei bambini nella fascia 0 – 9 anni (32 casi).

La fitta rete degli orchi

Arrestati in flagranza di reato. A causa del materiale rinvenuto sugli smartphone e sui computer di due uomini, uno di 50 anni residente a Latina e l’altro di 62 anni residente nella provincia di Roma, sono scattate per loro le manette con il più infamante dei reati: pedopornografia. L’indagine è stata condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Lazio, con la Sezione Operativa di Latina e conclusa dalla Polizia di Stato che ha condotto direttamente gli arresti. Circa 10mila file, contenenti foto e video di bambini piccoli ritratti in pose pornografiche e in atti sessuali, sono stati rinvenuti nei cellulari, nei pc e su alcuni spazi di archiviazione virtuali intestati a due uomini condotti ora in carcere. La pedopornografia rappresenta sempre più un pericolo enorme per i minorenni che navigano su internet, un rischio che non fa differenza tra maschi e femmine. Entrambi i generi infatti sono pressoché in egual misura al centro di casi di adescamento online intercettati dalla Polizia Postale. In generale, i bambini e i ragazzi che usano la rete sembrano essere più esposti al rischio di adescamento quando usano i social network e la messaggistica e, nel caso dei più piccoli, quando utilizzano giochi di ruolo e videogiochi online.

Il lavoro della Polizia Postale – Romacityrumors.it –

 

Gli arresti

L’opera instancabile portata avanti dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online ha consentito alla Polizia postale di individuare i due uomini attraverso le tracce lasciate in rete e, grazie ad esse e agli accertamenti tempestivamente effettuati, il personale specializzato è risalito al profilo di un utente destinatario di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura presso il Tribunale di Roma. Scattata la successiva indagine, una perquisizione informatica, operata sullo smartphone dell’indagato, ha permesso di rinvenire numerosi file di natura pedopornografica che vedevano coinvolti bambini anche in tenera età. Per l’uomo, incensurato, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. Stessa sorte per un uomo di 62 anni, residente in provincia di Roma, che è stato tratto in arresto per detenzione di un ingente quantitativo di materiale pornografico ritraente esclusivamente atti sessuali con minori anche in età prescolare. Un pericolo sempre presente per i ragazzi che utilizzano la rete forse con troppa disinvoltura e come hanno spiegato gli stessi investigatori, “la diffusione di servizi di cloud  che consentono l’archiviazione in spazi virtuali sempre più ampi, capaci di contenere una grandissima mole di dati, unita alla semplicità di utilizzo di servizi di anonimizzazione sempre più diffusi, rendono l’approvvigionamento di video e immagini a contenuto pedopornografico sempre più agevole, saturando in breve tempo il mercato che richiede la produzione di contenuti sempre nuovi”.

 

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