Clinica Villa Giulia, paziente morto di freddo: omicidio colposo per la responsabile

Nel novembre 2017, nessuna delle persone della struttura era a vigilare sull’ingresso o uscita; monitor non vigilati e un paziente sparito da Villa Giulia Felicia.

Angelo Laudoni era stato ritrovato la mattina seguente all’aperto, stremato dal freddo ed in fin di vita. La successiva morte dell’uomo è stata ritenuta dal gip una conseguenza della cattiva gestione da parte della responsabile Anna Maria, insieme all’operatrice in servizio la notte della scomparsa. L’accusa è di omicidio colposo.

Per la procura i responsabili della struttura in violazione dell’autorizzazione comunale, non avrebbero garantito la presenza di figure professionali qualificate e per di più «omesso di impartire disposizioni ma anche la vigilanza su di esse al fine di evitare che i pazienti non autosufficienti potessero allontanarsi soli dalla struttura». All’operatrice, invece, è stato contestato di essersi distratta dalla vigilanza del monitor tanto da non accorgendosi che in meno di otto minuti un anziano era sfuggito al controllo.

In pigiama e senza un riparo il pensionato era morto di stenti e di freddo, come confermato dal medico legale Filippo Milano: “Il decesso si verificava perché l’anziano, già affetto da gravi patologie cerebrali e cardiovascolari, trascorreva la notte al freddo notturno invernale, in condizioni meteorologiche caratterizzate da temperature molto basse che favorivano l’insorgere di un’insufficienza cardio-circolatoria con conseguente ischemia acuta”.

Impostazioni privacy