Roma, neonata morta nel Tevere: la procura archivia il caso

La procura di Roma ha chiesto di archiviare il caso della neonata trovata morta i primi di luglio nel Tevere. Non è stato in alcun modo possibile identificare la madre o chi abbia commesso l’insano gesto.

Da mesi vengono monitorati i pronto soccorso degli ospedali in cerca della donna che avrebbe partorito la piccola, ma senza risultato; l’unica pista seguita si è rivelata infondata.
Dopo due settimane dal ritrovamento, una giovane rom domiciliata in quella zona, si era recata in ospedale a seguito di una forte infezione.

Per i medici lo stato infettivo era da ricollegare ad un parto, ma la giovane risponde:
“Non ho partorito. Ho avuto un aborto e il feto l’ho perso”, come confermato dalle successive analisi del dna che hanno scansato ogni equivoco.

La piccola era sana, di razza caucasica e nata con un normale parto; l’autopsia aggiunge un particolare: è morta affogata. Prima di entrare in acqua, la piccola era viva, quindi non è stata soffocata come ipotizzato inizialmente.

Qualcuno l’ha lasciata cadere consapevolmente, conscio di voler spezzare una vita ancora così fragile; questa persona non avrà mai un volto.

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