Allarme nel Lazio, torna il morbillo anche tra gli adulti: un caso su quattro porta complicanze

L’Istituto Superiore di Sanità lancia l’allarme per il ritorno, con numeri importanti, della nota malattia infettiva anche tra le persone adulte 

Dopo il covid, il post covid e l’influenza che ha colpito molte persone soprattutto durante il periodo delle feste natalizie, si è registrato un boom di casi di morbillo negli adulti a partire dal mese di dicembre. E’ proprio il Servizio regionale di sorveglianza sulle malattie infettive a lanciare l’allarme, e la Regione Lazio ha inviato una circolare ben dettagliata a tutti gli operatori sanitari per rinnovare le raccomandazioni di prevenzione e controllo.

Il ritorno del morbillo – Romacityrumors,.it –

 

Il morbillo è una malattia esantematica di origine virale, il contagio avviene frequentemente nei bambini in età precoce, tra 1 e 3 anni, per questo motivo viene anche inserita tra le patologie infettive infantili. Se non è stato fatto il vaccino, può colpire anche da adulti, ma i sintomi non sono differenti e dopo i 30 anni potrebbero anche insorgere delle complicazioni.

Il ritorno del morbillo

I sintomi sono quelli classici di una malattia esantematica, febbre, a volte anche alta, sintomi tipici influenzali e i classici puntini rossi che riempiono più o meno tutto il corpo, quello che in gergo medico viene chiamato il caratteristico esantema cutaneo con eruzioni. Il morbillo è tornato ad affacciarsi anche in Italia rialzando la testa e tornando a preoccupare. Nel 2023 in Italia il sistema di sorveglianza ha registrato un aumento di casi, 43 rispetto ai 15 del 2022, ha sottolineato recentemente l’aggiornamento del bollettino morbillo-rosolia dell’Istituto superiore di sanità. Ma quello che preoccupa di più è che il 26% dei casi ha riportato una complicanza, come diarrea, polmonite, insufficienza respiratoria, congiuntivite ed epatite con aumento delle transaminasi.

Il vaccino resta il rimedio più sicuro – Romacityrumors.it –

 

La regione Lazio la più colpita

La recrudescenza di questa malattia è a livello nazionale, ma sono i numeri della regione Lazio che preoccupano sempre più, dove attualmente si sono registrati ben 14 casi di morbillo in meno di due mesi e mezzo. Attualmente all’ospedale Spallanzani, specializzato in malattie infettive, sono ricoverati due adulti tra i 35-40 anni, colpiti da morbillo con alcune importanti conseguenze da monitorare quotidianamente. In particolare il Servizio regionale di sorveglianza ha registrato 6 casi di morbillo in persone non vaccinate di età compresa tra i 19 e i 42 anni. Dal 2017 il Ministero della Salute ha reso di nuovo obbligatorio nei bambini il vaccino contro il morbillo, con la raccomandazione di un richiamo anche per i nati dal 2000 in poi. Ma, di fatto, quasi tutta la popolazione nata negli anni ‘90 resta scoperta, a meno che non abbia già sviluppato gli anticorpi attraverso la malattia stessa. Ecco perchè il riaffacciarsi di questa malattia sta mettendo in allarme. Resta una malattia da non sottovalutare, estremamente contagiosa per via aerea. Una volta contratta l’infezione possono essere trattati solo i sintomi ma, come ricorda il ministero della Salute sul proprio sito, circa il 30% di tutti i casi di morbillo presenta delle complicanze che non vanno sottovalutate.

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