Lotito al Lazio Club Montecitorio: la promessa sullo stadio Flaminio

Il patron biancoceleste nella sala stampa della Camera, ospite della cerimonia dedicata dal Lazio Club Montecitorio. Le parole sullo stadio Flaminio

Deputati e dipendenti del Lazio Club Montecitorio si sono ritrovati nella sala stampa della Camera dei Deputati, per ricordare la Lazio di Tommaso Maestrelli, che nel 1974 portò nella capitale il primo scudetto della storia biancoceleste. Una squadra rimasta nella storia e che tra pochi mesi festeggerà i 50 anni della vittoria del titolo.

Il Lazio Club Montecitorio celebra la Lazio, alla presenza del presidente Lotito e dei rappresentanti dello scudetto del 74 – Roma.Cityrumors.it

All’evento hanno partecipato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste On. Francesco Lollobrigida, il presidente del Lazio Club Montecitorio On. Paolo Trancassini, il presidente della Lazio Calcio Sen. Claudio Lotito, il presidente della Polisportiva Antonio Buccioni, il figlio dell’allora tecnico Tommaso, Massimo Maestrelli, il curatore della mostra itinerante ‘Lazio Meravigliosa’ Agostino Lattuille, l’ex difensore Giancarlo Oddi, il figlio dello storico portiere Felice, Gabriele Pulici e il figlio dello storico capitano Pino, James Wilson.

Tanti i momenti toccanti. Il ministro Lollobrigida ha ricordato la Lazio del 1974, e tutto ciò che è successo negli anni successivi: “Per un lungo periodo dopo lo scudetto ’74 le soddisfazioni per noi tifosi sono state poche. Mi sentivo un mezzo eroe a essere della Lazio. Negli ultimi anni ho visto una Lazio che è tornata ad avere risultati importanti. Le mie figlie hanno festeggiato più di quanto io abbia fatto in venti anni”. E ancora: “La Lazio del 1974 è stata un’esperienza straordinaria, atipica, unica. Il pensiero è alle persone che non ci sono più: Pulici, Wilson, D’Amico, che è stato il mio giocatore preferito, e tutti gli altri. a cui va il mio saluto e il mio rispetto”.  Giancarlo Oddi, difensore centrale della Lazio del 1974, parla di Maestrelli: “E’ stato un padre per tutti noi, senza di lui quella squadra non avrebbe vinto niente. Ci ha messo insieme e ha saputo tirar fuori il massimo da ognuno di noi”.

Lotito, la solidità e il nuovo stadio

“Ora siamo impegnati su tre fronti, nella consapevolezza che la Lazio ha un futuro. Io penso di aver dato a questa società una prospettiva, insegnando a mio figlio cosa vuol dire essere laziale”, ha detto il presidente della Lazio Claudio Lotito, che durante la cerimonia, ha parlato dello stadio Flaminio, ribadendo la volontà di portare avanti un tentativo per “Siamo una società solida, forte, che forse proprio per questo da fastidio. Siamo forti dal punto di vista patrimoniale ed economico e rispetto al passato, questa società non ha problemi legati al presente e al futuro. Abbiamo creato una struttura importante, con un centro sportivo all’avanguardia ed un progetto legato al prossimo stadio di proprietà. E’ inutile che vi anticipi delle situazioni, che sono legate a riscontri oggettivi che non dipendono da me: ma dalla conferma che l’operazione legata al Flaminio sia fattibile”. 

Lotito: “Ecco cosa manca per l’ok al Flaminio”

Lotito spiega quali siano i passaggi fondamentali legati alla fattibilità dell’operazione: “Siamo andati molto avanti nello studio. Abbiamo avuto contatti con l’amministrazione comunale, come detto anche pubblicamente.  Ora si tratta di capire la compatibilità tecnica dell’operazione: in primo luogo, la possibilità di portare il Flaminio a 50.000 spettatori. Noi abbiamo una media di 45.000 tifosi, questo grazie ai tifosi che sono sempre presenti, quindi dobbiamo attendere che arrivino risposte positive. Non dipende dalla mia volontà”.

Il patron ha poi parlato dell’apporto dei tifosi. “Per raggiungere determinati risultati serve l’apporto di tutti: dal presidente ai giocatori, dal magazziniere ai tifosi, che sono il nostro dodicesimo uomo in campo. Ieri ad esempio, sono mancati a causa della squalifica dei settori”. Sulla gara con il Napoli: “Meritavamo di vincere, ma alla fine c’è mancata la zampata decisiva. Ma la Lazio ha dimostrato di essere una squadra in salute e che vuole lottare per tornare ancora in una competizione importante come la Champions. Noi stiamo lavorando per questo”. 

Il presidente della Lazio Claudio Lotito insieme al ministro Lollobrigida, a Paolo Trancassini, presidente del Lazio Club Montecitorio e Antonio Buccioni – Roma.Cityrumors.it

Lotito: “Razzismo? Quando qualcosa accade negli altri club, tutto passa in secondo piano. La Lazio non ha nessuno dalla sua parte”

Lotito chiude poi, parlando del razzismo e di come la società biancoceleste venga spesso tirata in ballo. Anche quando in altri club accadono cose più eclatanti. “La Lazio ha tre figure nel proprio cda, che professano un comportamento avverso al razzismo: io sono il capogruppo della commissione Segre, c’è un consigliere nella Commissione europea e c’è un consigliere che è presidente della Fondazione Shoah. Avere all’interno del consiglio di amministrazione, tre persone di questo spessore sono identificative del nostro pensiero. Noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci sappia difendere. Non abbiamo aiuti dalla comunicazione, e dalle istituzioni. E spesso siamo stati sopraffatti. Quando qualcosa succede negli altri club, tutto passa in secondo piano, da noi appena c’è un fischio o qualcosa, si grida allo scandalo. Noi dimostriamo con i fatti che il club coltiva interessi e valori importanti”. 

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