Roma, il Comune dice stop ai monopattini selvaggi: ma ora anche Ciro Immobile entrerà nel business

Dal 1 settembre scorso è entrato in vigore il nuovo regolamento, fortemente voluto dalla Giunta comunale, per la gestione del servizio in sharing dei dispositivi elettrici, ma i risultati non sono stati quelli sperati

Economici, funzionali, giovanili, comodi. Non c’è dubbio che i monopattini elettrici a noleggio hanno rivoluzionato i piccoli spostamenti nelle grandi città dove, soprattutto nei centri storici sempre off limit al traffico cittadino, vengono sempre più spesso utilizzati da giovani e turisti, ma anche da chi lavora nelle vie più complicate.

Nuove regole per i monopattini elettrici – Romacityurmors.it –

 

La proliferazione di più società di sharing, che fiutato il colossale affare si erano gettate nel business del noleggio, ha comportato in questi ultimi anni una sorta di deregulation selvaggia e senza controllo che era diventata un vero e proprio problema anche per la stessa incolumità dei cittadini, impossibilitati a restare tranquilli anche a passeggio sul marciapiede. Senza contare i feriti da trauma in più che si sono registrati in tutti questi mesi per gli incidenti causati dall’uso senza regole del piccolo, ma veloce mezzo su due ruote.

Il Comune ha deciso di cambiare

Per il più piccolo mezzo di trasporto a disposizione nella nostra città è arrivato il giorno del giudizio. Dopo l’assegnazione del bando di concorso indetto dal Comune di Roma lo scorso anno, per selezionare i tre operatori che avrebbero avuto la possibilità di mettere a disposizione i monopattini elettrici da noleggiare, allo scadere dei mesi di sperimentazione delle nuove regole, la Giunta capitolina ha deciso di mettere nuovi e definitivi paletti per provare a regolamentarne l’uso selvaggio. “Nessuna deroga al bando e da oggi saremo ancora più attenti a chi sbaglia”, aveva risposto l’assessore alla mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, ai tre operatori di sharing mobility della città, Bird, Lime e Dott. vincitori della gara d’appalto, che chiedevano maggiore flessibilità su certi obblighi. All’aggiudicazione del bando le regole erano state chiarissime per tutti gli operatori e imponevano un massimo 3.000 monopattini a testa. Nel solo centro storico dovevano essere presenti al massimo 300 dispositivi per ogni singolo operatore, fino a un massimo di 600 mezzi all’interno dell’intero territorio del I municipio. E a tutti gli abbonati Metrebus doveva essere offerta la possibilità dell’utilizzo gratuito del servizio di sharing con tutti gli operatori.

Immobile nel business della mobilità green – Romacityrumors.it –

 

Anche l’attaccante della Lazio entra nel business

Nel corso di questi primi mesi di sperimentazione delle nuove regole, indubbiamente si è registrato un miglioramento del servizio e del decoro urbano, ma vanno soprattutto rinforzati gli stralli dove lasciare i monopattini dopo l’uso o una volta esaurita la carica. Questa resta forse la criticità più grande, soprattutto fuori dal centro storico, dove si continuano a vedere centinaia di mezzi abbandonati alla rinfusa, lasciati dove capita dall’utente finale.

Chi crede fortemente nella mobilità elettrica è Ciro Immobile. Infatti l’attaccante della Lazio, già azionista della holding 9 Investire, ha appena acquistato lo 0,01% delle quote della Nuova Industria Torinese, azienda nata nel 2014 da Cesar Mendoza e specializzata in veicoli 100% elettrici, soprattutto moto e monopattini. La NITO, da parte sua, ha appena stretto un accordo con la tedesca ElectricBrands, volto a fornire motorini Nes e monopattini N1e per un valore di 14 milioni di euro. L’obiettivo dell’azienda è quello di entrare nel mercato italiano ed europeo del settore per aiutare nella svolta green della mobilità.

 

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