Roma, il cielo giallo e la polvere del Sahara: è allarme dal Campidoglio

Una tempesta di sabbia è arrivata sull’Italia e in particolare sulla Capitale dove da due giorni una nuova nube di polvere desertica ha colorato il cielo e reso irrespirabile l’aria

Da ieri si è accumulata a Roma molta polvere sahariana dovuta al trasporto di masse d’aria provenienti dal continente africano, provocando un anomalo innalzamento dei valori di concentrazione del PM10, tanto da far scattare alcune misure di sicurezza previste in questi casi e un’ordinanza del Comune che raccomanda ai soggetti a rischio di evitare di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di inquinanti e invita tutti i cittadini ad “attuare una serie di azioni volontarie, volte alla riduzione delle emissioni di inquinanti”.

Il cielo rosso sopra la Capitale – Romacityrumors.it

 

Quando sentiamo parlare di PM10, si parla del “Materiale Particolato Aerodisperso”, ovvero un insieme di particelle sospese in aria. Il termine PM10 sta a indicare particelle dal diametro inferiore o uguale ai 10 µm. Particelle così piccole possono restare a lungo in atmosfera e penetrare nell’albero respiratorio umano producendo effetti negativi sulla salute. Ecco perchè si raccomanda di restare chiusi nelle case e respirarne comunque il meno possibile.

Un cielo dal colore mai visto

Non è certo un fenomeno raro, perchè ogni anno le tempeste di sabbia del Sahara sollevano milioni di tonnellate di polvere fine, che viaggiano migliaia di chilometri attraverso l’atmosfera prima di depositarsi in aree lontane dal loro punto di origine. Questo particolare fenomeno naturale porta con sé effetti contrastanti sulla salute umana e sull’ambiente. Le polveri sahariane possono causare o aggravare problemi respiratori come asma e bronchite, ma possono anche trasportare microrganismi e metalli pesanti, aumentando i rischi per la salute. Il problema è quando i venti o le particolari condizioni del tempo spingono queste nubi di polvere sui centri abitati, ed è esattamente quello che sta accadendo da alcuni giorni sull’Italia e in particolare su Roma. Un vento inteso proveniente da sud, una temperatura ben oltre le medie stagionali e un cielo color ambra tanto affascinate quanto abbastanza pauroso da vedere.

L’allarme del Campidoglio

In attesa che il clima cambi, che il vento modifichi la sua direzione e l’aria torni a pulirsi sopra la Capitale, il Comune è dovuto correre ai ripari. Infatti, durante il monitoraggio della qualità dell’aria, è stato rilevato, nelle stazioni di Francia, Magna Grecia, Cinecittà, Villa Ada, Guido, Cavaliere, Fermi, Bufalotta, Cipro, Tiburtina, Arenula e Malagrotta, un superamento anomalo del valore limite giornaliero di PM10 previsto dalla normativa vigente. Ecco perchè, a seguito del fenomeno naturale di queste ultime ore, il Campidoglio raccomanda ai soggetti a rischio di evitare di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di inquinanti e invita tutti i cittadini ad “attuare una serie di azioni volontarie, volte alla riduzione delle emissioni di inquinanti antropici con l’obiettivo di prevenire l’aumento delle concentrazioni inquinanti in atmosfera”. Tra l’altro nei giorni scorsi, il sindaco Roberto Gualtieri aveva già firmato un’ordinanza a carattere più generale per il miglioramento della qualità dell’aria, disponendo la proroga del divieto della circolazione per i veicoli più inquinanti nell’area coincidente con la nuova Ztl Fascia Verde, dal primo aprile al 31 ottobre 2024. 

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