In ospedale per Covid, torna a casa in attesa di essere visitato il giorno dopo: ricoverato in gravi condizioni

Un commerciante dell’Eur di 49 anni, la scorsa notte si è recato al pronto soccorso del Sant Eugenio di Roma accompagnato dall’ambulanza.

È positivo al Covid, ma gli viene chiesto di attendere per la visita. Quando viene a sapere che verrà visitato solamente il giorno seguente, decide di tornare a casa a piedi, percorrendo 4 chilometri al freddo e al buio.

La camminata ha fatto peggiorare le condizioni di salute dell’uomo, che ora si trova ricoverato al San Camillo senza essere in grado di respirare autonomamente.

A parlare è la compagna, Maria Grazia Sulas, avvocato e anche lei positiva al Covid. La donna ha presentato un esposto in procura.
“Non mi capacito della gravità del caso – spiega – Era la tarda serata del 2 gennaio. Abbiamo chiamato il 118 perché il mio compagno respirava a fatica e la saturazione scendeva. L’ambulanza lo avrebbe dovuto portare in un presidio in grado di accogliere subito un paziente Covid, in quello stato. Invece una volta condotto al Sant’Eugenio non è stato subito sottoposto a cure. E’ rimasto in piedi, credo un paio di ore, e ormai allo stremo delle forze, ha preferito andare via e trascinarsi fino a casa, evitando di prendere taxi e bus per non mettere a repentaglio la salute di altri. Purtroppo vista la concitazione della situazione non aveva un telefonino con lui e non ha potuto chiedere aiuto.
Andava assistito, curato, oppure non lasciato andare via – aggiunge – I soccorritori del 118 avevano il mio numero telefonico, ma dall’ospedale nessuno ha avvisato. Me lo sono visto tornare a casa alle due di notte in condizioni ancora più gravi: poi è stato ricoverato con urgenza al San Camillo”.

Dall’esposto si legge:
“Appare doveroso segnalare alle autorità il comportamento umanamente e giuridicamente censurabile del Sant’Eugenio che non solo non ha garantito le immediate cure, ma non ha offerto alcun tipo di assistenza permettendo che un paziente Covid, con febbre e difficoltà respiratorie, arrivato in ambulanza, si allontanasse da solo, a piedi, in una notte in cui vigeva il divieto assoluto di circolazione, costringendolo a percorrere quattro chilometri per tornare a casa, mettendo a repentaglio la sua salute e quella della comunità”.

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