Sono di nuovo entrate in azione le bande del buco che da settimane stanno imperversando nella Capitale, svaligiando attività commerciali di vario genere
Nella Capitale nelle ultime settimane si sta assistendo a un boom di furti e rapine, di Rolex strappati dai polsi delle ignare vittime e negozi svaligiati specialmente in orario notturno. In molti casi è tornata in voga una delle tecniche più famose, al centro anche di tanti film d’azione. Aprire un foro in un locale attiguo a quello individuato da svaligiare, per entrare indisturbati appena la serranda è stata abbassata per la chiusura serale.
La notte scorsa infatti due diverse bande del buco sono entrate in azione a Roma Nord e in un quartiere periferico nel quadrante orientale della Capitale. Un bar, che ha fruttato un ingente bottino in denaro e tabacchi e un’azienda di informatica che invece ha permesso la realizzazione un grosso colpo di materiale tecnologico.
Ancora attività svaligiate nella notte
Un buco nel muro dal locale attiguo o una vetrina infranta senza dare troppo nell’occhio per entrare, favoriti dal buio, all’interno di attività chiuse e svaligiarle. Sono le nuove tecniche utilizzate a Roma nelle ultime settimane che stanno mietendo vittime a macchia di leopardo in tutta la città e che mettono in apprensione intere categorie di lavoratori. Il primo dei due colpi messi a segno nel weekend è stato proprio con la tecnica diventata purtroppo famosa negli ultimi tempi. I ladri infatti hanno forato il muro della stazione di Saxa Rubra, nel quadrante nord della Capitale e così sono riusciti a entrare nel vicino esercizio commerciale, in Via Carlo Emery, dove hanno potuto raggiungere indisturbati la cassa di un bar. Il furto è stato messo a segno intorno alle 2 di notte e i malviventi, adesso ricercati dalla polizia, sono fuggiti con il bottino, denaro in contante e tabacchi di vario genere, il cui valore deve essere ancora quantificato. Sulla rapina sta adesso indagando il commissariato Flaminio.
Un colpo informatico
Il secondo furto invece è avvenuto nella zona di Tor Cervara, presso l’azienda informatica Commodore di via dei Luxardo, poco distante dall’uscita Tiburtina del Grande raccordo anulare, dove nel primo pomeriggio di ieri due malviventi hanno fatto irruzione riuscendo a portare via laptop, computer e altri materiali informatici per un totale di 200 mila euro. L’irruzione dei ladri all’interno dei locali ha fatto scattare il sistema d’allarme collegato al cellulare del proprietario che per questo si è precipitato sul posto, riuscendo a sorprendere i ladri in flagrante. C’è stata una breve colluttazione con uno dei malviventi, ma il titolare non è riuscito a fermarli. I due sono poi fuggiti a bordo di un furgone, portando via computer e altri prodotti del valore di duecento mila euro. La Polizia nel frattempo è arrivata sul posto a sirene spiegate, ma ha potuto soltanto cominciare i rilievi per cercare qualche elemento utile alle indagini.