Roma, scattano le isole ambientali a 30 Km/h: inaugurata la prima in città

Sono iniziati i lavori per la realizzazione del progetto in linea al regolamento europeo, dureranno circa sei mesi e dovrebbero permettere un’esistenza più eco sostenibile

Per città 30 eco sostenibili si intende solo in senso stretto una città in cui quasi tutte le strade abbiano un limite di velocità di 30 chilometri orari, bensì, più in generale, è un’iniziativa che punta a riequilibrare lo spazio pubblico, riducendo le aree della strada dedicate alle auto con l’inserimento di piste ciclabili e l’allargamento dei marciapiedi, in modo da creare spazi più vivibili per le persone.

Via al progetto Citta 30 a Roma – Romacityrumors.it –

 

Questo nuovo concetto di sostenibilità ambientale delle città 30 nasce da un provvedimento emanato dal Parlamento Europeo che mira a far sì che le città dei paesi membri dell’Unione europea diventino più green e vivibili, dunque più a misura d’uomo. Un progetto che è già stato avviato in molte città europee, tra cui Berlino, Barcellona, Edimburgo, Bruxelles, Parigi e altre ancora, dove è stato dimostrato che istituire una città 30 non comporta un allungamento dei tempi di percorrenza per gli automobilisti, anzi, in tutti questi posti si è avuto un sostanziale decongestionamento del traffico.

Le città 30

Negli ultimi anni, l’iniziativa Città 30 è sempre più in voga e diffusa tra le città italiane ed europee. Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere una guida più sicura e moderata, limitando così il numero di incedenti e di morti per strada, costruendo un ambiente più a misura d’uomo e, attraverso interventi mirati sulle infrastrutture, anche un habitat più green ed eco sostenibile, dove l’uomo torna al centro del quartiere o della zona in questione. Un’iniziativa che punta a riequilibrare lo spazio pubblico, riducendo le aree della strada dedicate alle auto con l’inserimento di piste ciclabili e l’allargamento dei marciapiedi, in modo da creare spazi più vivibili per i cittadini. E dopo Olbia, Parma, Reggio Emilia e Bologna, anche Roma ha cominciato a istituire le sue prime zone green eco sostenibili. Sono stati avviati infatti i lavori, che dureranno circa 6 mesi, per la realizzazione di un’isola ambientale all’interno del quartiere Fonte Meravigliosa nella zona delimitata da viale Stefano Gradi, via Roberto Ferruzzi e via Tommaso Arcidiacono.

La zona di Fonte Meravigliosa – Romacityrumors.it –

 

La trasformazione in isola ambientale

Dopo cinque anni di studi di fattibilità, alla fine il progetto dell’isola ambientale di Fonte Meravigliosa ha preso il via con l’apertura del primo cantiere in via Ferruzzi, nei prossimi mesi poi, verranno effettuati anche gli altri interventi che trasformeranno la morfologia del quartiere. Tra via del Casale Zola, via Tommaso Arcidiacono, via Gradi e via Ferruzzi passano ogni giorno circa mille automobili all’ora, con il nuovo progetto dell’isola ambientale vengono messi al centro i pedoni e i ciclisti e imposti dei limiti di velocità agli automobilisti, dai 30 ai 50 km/h in base alla zona. Miglioramenti anche per le aree verdi, le alberature, l’illuminazione pubblica. Sarà realizzato, ad esempio, un collegamento ciclabile da e per l’itinerario già previsto lungo via di Vigna Murata verso il nodo di scambio di Laurentina, per un collegamento diretto con il capolinea della Metro B, connesso con il nuovo anello ciclabile proposto su via Tommaso Arcidiacono, via Roberto Ferruzzi e viale Stefano Gradi.

“Con l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’isola ambientale di Fonte Meravigliosa”, ha commentato l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè,prosegue il nostro impegno per rendere le strade della Capitale più sicure e per restituire lo spazio fisico alle persone, togliendolo alle automobili. Le isole ambientali e zone 30 aiuteranno a migliorare la sicurezza delle utenze cosiddette deboli e non solo: grazie a questi interventi, infatti, riusciremo a recuperare la vivibilità degli spazi urbani, a promuovere la mobilità dolce e attiva, migliorando la salute dei cittadini, e a ridurre l’inquinamento ambientale in tutte le sue forme”.

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