Caso Gravina, inchieste e dossier: la strana guerra nel calcio

La procura di Roma ha aperto un fascicolo su presunte accuse mosse contro il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, attraverso un’operazione portata a infangarne il nome 

L’inchiesta della Procura di Roma, al momento senza indagati o ipotesi di reato, è partita dopo una segnalazione inviata mesi fa dalla Dna che riguarda delle presunte attività illecite, come emerge dalle carte dell’indagine di Perugia, poste in essere da Gabriele Gravina. Una storia tipicamente italiana fatta di dossier “particolari” e situazioni create ad arte per cercare di far cadere teste importanti attraverso possibili false informazioni passate all’opinione pubblica.

Il presidente Figc Gabriele Gravina – Romacityurmors.it – Ansa foto

 

Il nome di Gabriele Gravina emerge dopo l’avvio di un’indagine che sta svolgendo la Procura di Perugia sui dossieraggi illegali svolti dal giudice Antonio Laudati e dal luogotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbero utilizzato il loro ruolo per attingere illegalmente a informazioni private e dati sensibili, attività mai autorizzate da nessun magistrato a seguito di una presunta indagine.

Un affare tutto italiano

Un giudice e un luogotenente della Guardia di Finanza. Una spy story e il tentativo di mettere in giro informazioni volte a destabilizzare la figura professionale di qualcuno, gettare ombre sul suo operato e provare a metterlo talmente in cattiva luce tanto da fargli perdere il suo ruolo o la sua poltrona. Insomma, una storia tipicamente italiana di dossieraggi fatti ad hoc e su commissione. Questo era il contesto messo in piedi da 14-15 soggetti coinvolti nell’inchiesta della Procura di Perugia, tra cui il giudice Antonio Laudati e dal luogotenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, un dossieraggio fuori controllo nei confronti di politici, vip, imprenditori e dirigenti sportivi, Per loro l’accusa è di accesso illegale ai sistemi informativi, falso ideologico e abuso d’ufficio. Ma sappiamo che in Italia, uno dei mondi che più attirano interessi anche economici è quello del calcio ed è in questo contesto che è spuntato fuori il nome dell’attuale presidente della Federazione Gioco calcio, Gabriele Gravina.

Il presidente della Lazio e senatore Lotito – Romacityrumors.it –

 

L’accusa fatta e il nome di Lotito

Da mesi infatti presso il Tribunale di Roma resta aperto un fascicolo sul numero uno della Federcalcio, ma la storia esce proprio in questi giorni proprio perché il caso fa parte delle altre inchieste portate avanti dalla Procura di Perugia e alla base c’è una segnalazione giunta da quella di Salerno. Dagli atti risulta che Emanuele Floridi, ex collaboratore proprio di Gravina, fa una segnalazione a Pasquale Striano per una presunta tangente relativa a un bando per i diritti tv del 2018, quando Gravina era presidente della Lega Pro, e nella vicenda si incrociano intermediari inglesi e l’acquisto di libri antichi per una somma totale di 800 mila euro. Se per i pm di Perugia la condotta di Striano e degli altri personaggi coinvolti era per favorire intenzionalmente un danno a Gabriele Gravina, però anche i procuratori della Procura di Roma avevano l’obbligo di aprire un’ indagine sui fatti raccolti in modo illegale. Poi la questione s’intreccia ancora di più perchè Floridi, nel frattempo, si era molto avvicinato al presidente della Lazio, Claudio Lotito, che all’epoca dei fatti era anche presidente della Salernitana, società che fu costretto a svendere in fretta, appena fu promossa in Serie A, per il regolamento che impedisce a uno stesso proprietario di possedere due società calcistiche nella stessa divisione. Regole imposte dalla Federazione Italiana di cui nel frattempo proprio Gravina era diventato presidente. Insomma, un classico intreccio molto italiano. Ecco perchè, la procura di Perugia, dopo aver ascoltato Floridi, a dicembre 2023, ha voluto ascoltare anche lo stesso Claudio Lotito, in qualità di “persona informata sui fatti”. 

 

 

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