Raggi sugli sgomberi degli immobili comunali: “Garantiremo l’utilizzo in concessione a tutte le associazioni che attualmente li occupano”

Con una delibera della Giunta comunale, la sindaca Raggi ed il Campidoglio cambiano le carte in tavolo per la gestione degli immobili di proprietà della città di Roma e attualmente occupati da enti e associazioni.

“Nella città di Roma ci sono molti immobili di proprietà del Comune che vengono utilizzati da associazioni e realtà culturali e sociali, che offrono servizi fondamentali per il nostro territorio – spiega la Raggi -.Questi locali pubblici sono stati dati loro in concessione anche molti anni fa, con assegnazioni provvisorie e mai regolarizzate. Una situazione che ha reso incerto il destino di molte realtà divenute ormai fondamentali per la nostra comunità, per il sostegno che offrono alle persone più fragili o per la valenza culturale della loro attività.

Ci sono associazioni che assistono malati gravi, che offrono spazi di dibattito e confronto, che organizzano proiezioni cinematografiche o spettacoli teatrali, che promuovono laboratori aperti a tutti”.

“Da oggi queste realtà saranno maggiormente tutelate – aggiunge la sindaca -. Con una delibera di Giunta cambiamo le regole per la gestione del patrimonio immobiliare comunale in concessione, superando di fatto la delibera 140 del 2015 che imponeva lo sgombero per tutte queste importanti realtà. Pensate: fu approvata con il sostegno di molti che oggi si indignano alla sola idea di sgomberare un immobile.

Noi invece garantiremo la possibilità di utilizzare i locali in concessione a tutte le associazioni che attualmente li occupano e che svolgono attività coerenti con l’originario titolo di assegnazione, purché siano in regola con il versamento del canone. Poi, con l’approvazione del nuovo “Regolamento sul patrimonio immobiliare di Roma Capitale”, si procederà all’aggiudicazione degli immobili mediante bando.Lo facciamo per dare continuità al lavoro di tanti operatori che in questi anni, e anche nel periodo più duro dell’emergenza sanitaria, hanno investito per offrire servizi dal forte valore sociale e culturale a beneficio della nostra comunità. Lo facciamo nel segno della legalità e della trasparenza”.

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